Notizie Locali


SEZIONI
Catania 21°

IL CASO

Migranti: nonostante il divieto Enac, l’aereo di Sea Watch decolla da Lampedusa per monitorare il Canale di Sicilia (e l’ong pubblica pure il video)

La risposta all'ordinanza dell’Ente nazionale per l’aviazione civile: «È propaganda elettorale»

Di Redazione |

Sea Watch ha pubblicato il video del proprio aereo di ricognizione, il SeaBird, che decolla dall’aeroporto di Lampedusa verso il Mediterraneo centrale, nonostante le ordinanze emesse ieri dall’Enac che vietano il volo dei velivoli delle Ong. «SeaBird, l’aereo di monitoraggio di Sea-Watch – si legge in una nota -, è partito poco fa da Lampedusa per una missione di monitoraggio nel Mediterraneo centrale».

La portavoce di Sea Watch Giorgia Linardi questa mattina aveva commentato l’ordinanza dell’Ente nazionale per l’aviazione civile definendola «uno strumento di pura propaganda elettorale in vista delle elezioni europee e che arriva, non a caso, nello stesso giorno della visita di Meloni in Libia e pochi giorni dopo l’incontro del ministro Piantedosi con le autorità tunisine e algerine nel tentativo di bloccare gli arrivi dei migranti verso l’Italia durante la campagna elettorale».

Sea Watch promette battaglia contro l’ordinanza e già oggi ha deciso di sfidare il provvedimento perché – ribadiscono dalla Ong – il velivolo Sea Bird è fondamentale nel segnalare imbarcazioni in difficoltà ma anche per mostrare, con foto e video, quello che accade nel Mediterraneo.

«Noi continueremo le nostre operazioni di volo – afferma Linardi – e abbiamo seri dubbi rispetto alla legittimità di un documento pubblicato dall’Enac e che va a imporre il monopolio di Stato sul soccorso in mare, assolutamente in contrasto con il diritto internazionale che noi invece rispettiamo attraverso le nostre operazioni di monitoraggio».

Per la Ong l’obiettivo è chiaro: «Si tratta di un altro tentativo di cercare di bendare gli occhi della società civile in mare che ovviamente cercheremo di contrastare, come abbiamo sempre fatto, perché ne abbiamo pieno diritto e perché ce lo impone il diritto internazionale» conclude Linardi.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


Articoli correlati