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Sesso poco sicuro?Calo della venditaprofilattici anche a Cataniaper colpa della crisi

Sesso poco sicuro? Il calo della vendita dei profilattici anche a Catania per colpa della crisi

Anche in questo settore si privilegia il mercato low cost. Distributori di condom nelle zone maggiormente frequentate dai giovani

Di Pierangela Cannone |

Catania – Secondo i dati di Kondom.it, “agli Italiani piace farlo senza”: dal 2007 al 2016 le vendite dei preservativi sono calate di circa il 13%. Ma come si traduce questo dato a Catania? Dalle indagini dell’Ims Health (multinazionale che supporta l’industria farmaceutica tramite la fornitura di informazioni, analisi e servizi di consulenza) il mercato dei profilattici che comprende farmacie, parafarmacie e grande distribuzione organizzata, nell’anno 2015 è valso quasi 98 milioni di euro. Il dato in volume significa circa 12 milioni di unità che, raffrontato all’anno precedente, segna una forte diminuzione. Il mercato totale relativo solo al canale farmacia, ha un valore pari a 73 milioni di euro con un volume di quasi 9 milioni di pezzi. Da questi risultati è possibile evidenziare che il valore degli altri canali è poco più di 24 milioni di Euro.

La valutazione del mercato in Sicilia, quindi, viene ricavata considerando il numero di abitanti che è pari a 5 milioni. Ciò permette di identificare un incassato di quasi 6 milioni di euro, pari alla vendita del volume di oltre 700 mila unità. A ciò si aggiungono gli utili di altri canali di vendita che portano l’ammontare a circa 7,5 milioni di euro con un volume di oltre 800 mila pezzi.

Tenuto conto del numero di abitanti di Catania e provincia (circa 1.110.000 abitanti, ovvero il 22% della regione) il dato a livello provinciale risulta pari a 1,65 milioni di euro per circa 193mila pezzi. I rapporti percentuali, quindi, dimostrano una diminuzione considerevole delle vendite di condom anche nel territorio etneo, mostrando un maggiore distacco da quelle che sono le problematiche legate alle malattie sessualmente trasmissibili. Il preservativo, infatti, ha il ruolo di doppia protezione: rappresenta non solo un metodo per evitare una gravidanza indesiderata, ma è anche uno dei principali strumenti per proteggersi in caso di rapporti sessuali occasionali. Ciò non basta, tuttavia, a indirizzare le preferenze sessuali degli uomini. La diffusione di profilattici, infatti, continua a calare. Colpevole anche la crisi economica perché il condom, pur essendo una delle più efficaci misure di sanità pubblica, ha un costo che seppure modesto potrebbe non essere accessibile a tutti.

Dai dati Ims Health, inoltre, emerge anche la tendenza al low cost: gli unici a registrare un boom sono i discount che distribuiscono i preservativi a prezzi stracciati. «Il calo dell’utilizzo del profilattico – dice il presidente dell’Ordine provinciale dei farmacisti, Giovanni Puglisi – non è imputabile solo alla ristrettezza economica del consumatore, ma ci sono sicuramente altre cause quali la totale mancanza da diversi anni di adeguate campagne informative e pubblicitarie, come se i problemi legati alle malattie sessualmente trasmissibili fossero stati definitivamente superati. Sarebbe opportuno, quindi, incentivare le iniziative di educazione sanitaria alla sessualità nelle scuole, soprattutto nei confronti degli studenti liceali cioè di quei ragazzi che appartengono a una fascia d’età in cui l’esuberanza e la vitalità fanno dimenticare spesso la prudenza. L’Istituto superiore della sanità – conclude Puglisi -– dal 2005 al 2013 ha registrato un aumento di segnalazioni di patologie batteriche quali clamidia, sifilide o gonorrea pari al 31%.

Oggi sono più di 5mila gli adolescenti infetti. Il preservativo dovrebbe essere un’abitudine, una normale misura di prevenzione che riguarda tutto il corpo sociale. Eppure esistono ancora tabù in famiglia come a scuola. Il problema è reale e va affrontato in modo adeguato. A Londra ci sono ben 847 centri che distribuiscono gratis i condom perché è considerato fondamentale che i ragazzi possano amarsi responsabilmente.Se il problema della loro disaffezione è il costo, questo si potrebbe abbattere con iniziative mirate alla loro distribuzione nei luoghi catanesi più frequentati».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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