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Caro bollette, l’incubo dei siciliani è il “parametro Omega”: qui è (di gran lunga) il più alto

Così le tariffe dei siciliani salgono per "coprire" i mancati pagamenti degli enti morosi

Di Michele Guccione |

I prezzi ancora alle stelle dell’energia elettrica alimentano il fenomeno della morosità. Ma non tutti sanno che, quando a non pagare le bollette sono aziende e Pubbliche amministrazioni, se il fornitore rescinde il contratto queste passano ad un “regime di salvaguardia”, che viene gestito da società elettriche che si aggiudicano il servizio ad aste biennali suddivise per zone dell’Italia. Queste società affrontano il rischio di erogare energia a enti e aziende già morosi, e quindi passibili di nuovi mancati pagamenti, ma in cambio di un consistente “spread” aggiuntivo al prezzo dell’energia praticato a tutti gli altri clienti.

Cosa è il “parametro Omega”

Questo “spread” è il cosiddetto “parametro Omega” e in Sicilia è ora diventato l’incubo per tutti i cittadini. Infatti, nell’asta per il biennio 2023-2024 è successo che la Sicilia ha il triste primato del “parametro Omega” più caro al mondo. In pratica, Enel Energia, che si è di nuovo aggiudicata il lotto del servizio di salvaguardia in Sicilia dopo averlo gestito anche nel 2021-2022, ha aumentato il parametro dai precedenti 17,80 euro per ogni MWh a ben 202,41 euro, con un aggravio di 184,61 euro e un aumento percentuale del 1.037,1%. Secondo la simulazione fatta dal sito ControllaBolletta.it, un ente pubblico moroso finito in salvaguardia si ritrova a pagare in bolletta 562,4 euro a MWh, con un aumento di 184,6 euro in valore e del 48,86% in percentuale.

Ma non è solo un problema dei morosi

Si dirà: è un problema dei morosi. Niente affatto. A cascata questi aumenti si ripercuotono su tutti i cittadini, su tutti noi, perchè l’ente pubblico ricaricherà i maggiori costi sostenuti aumentando le tariffe dei servizi, se non addirittura aumentando le tasse per ripianare il dissesto; e l’azienda, dal supermercato alla fabbrica, farà ricadere sui prezzi dei propri prodotti i maggiori costi sostenuti per l’energia.Perchè la Sicilia diventa un caso nazionale e fa “scandalo”? Perchè, manco a dirlo, l’“Omega” è molto più basso al Nord e al Centro e più caro al Sud, con la Sicilia record mondiale. Tant’è che il sito Lameziaterme.it arriva a parlare di «tassa razzista sull’elettricità».

I dati

I dati parlano chiaro: sempre secondo ControllaBolletta.it, il “parametro Omega” più basso si registra in Lombardia (15,90 euro a MWh), ed è praticato da A2a che si è aggiudicata tutti i lotti del Nord e che sale a 21,95 euro in Toscana, Marche e Sardegna, e nel resto del Nord. Hera Comm si è aggiudicata il Centro e la Campania con una media sotto i 100 euro, che salgono a 123,34 in Calabria. Mentre Enel Energia si è aggiudicata il Lazio con 83,91 euro e il resto del Mezzogiorno con quasi 180 euro, che salgono, come detto, a 202,41 euro in Sicilia. In un momento in cui si richiedono interventi statali per mitigare il costo dell’energia, forse è il caso di includere anche il regime di salvaguardia. E, in ogni caso, di evitare che alle prossime aste per il 2025–2026 possano ripetersi situazioni del genere.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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