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STUDIO DELLA CGIL

Così la Sicilia paga il prezzo più alto della guerra in Ucraina: non solo l’Isab di Priolo

Una ricerca realizzata per conto della Cgil Sicilia da Giuseppe Nobile evidenzia sia i segnali di ripresa post pandemia sia gli effetti della nuova crisi

Di Redazione |

«Rischia di avere effetti disastrosi sulla Sicilia l’embargo al petrolio russo via mare. Gravi ripercussioni ci saranno soprattutto sull'Isab di Priolo, l'impianto di raffinazione dell’area industriale di Siracusa controllato dalla Lukoil». A lanciare l’allarme in una nota è la Cgil regionale. «Oggi si aggiunge questo nuovo elemento – dice il segretario generale della Cgil Sicilia Alfio Mannino – a una situazione già critica che vede la Sicilia pagare il prezzo più alto in Italia della guerra in Ucraina». 

Sull'argomento c'è uno studio realizzato per conto della Cgil Sicilia da Giuseppe Nobile che evidenzia sia i segnali di ripresa post pandemia ma anche gli effetti della nuova crisi, a partire dalla riduzione della crescita in Italia nel 2022 dal 3,6% al 2,3% (stima Prometeia). Per la Sicilia lo studio evidenzia la diminuzione dell’export, il calo dei flussi turistici provenienti da quell'area, una crescita generale dei prezzi al consumo più sostenuta che nel resto del Paese, forti rincari soprattutto nel settore energetico con conseguente crescita della povertà e delle disuguaglianze».

«I rincari in corso – è scritto nello studio – accentuano una forma insidiosa di povertà già rilevata, la "povertà energetica", quella condizione cioè di una famiglia il cui accesso ai servizi energetici implica una distrazione dal paniere di consumi che costituisce il minimo essenziale».

«Oggi la situazione non può che essere peggiorata – rileva Mannino – servono adeguate misure di contrasto e l’utilizzo appropriato delle risorse a disposizione a partire dagli investimenti in infrastrutture previsti dal Pnrr. Le amministrazioni locali dovranno essere all’altezza, così come la politica a tutti i livelli, a partire da quella regionale».   COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA