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A Bisacquino il film dedicato al giudice Rosario Livatino

Di Redazione |

Il 23 maggio, ma anche il 24 maggio e domenica 5 giugno 2022, al teatro comunale Paolo Giaccone di Bisacquino  nel Palermitano alla presenza del sindaco Tommaso Francesco Di Giorgio, del maresciallo dei Carabinieri Simone Recchia e del Capitano Daniele Giovagnoli, comandante della Compagnia carabinieri di Corleone, del regista e produttore della "MILLONZ'ART", Francesco Millonzi, insieme alla segretaria di produzione Leonarda Bilello e l'aiuto regista Fabrizio D'Amico, presentano ai ragazzi delle elementari, medie e superiori e a tutta la cittadinanza il film sul beato giudice Rosario Livatino, dal titolo: «Sub Tutela Dei,il giudice beato», sulla vita e la cronaca dell’uccisione del magistrato canicattinese salito agli onori degli altari. Il film è firmato dal regista Francesco Millonzi.

Il filo conduttore del film, che racconta la vita del giudice Rosario Livatino, narrata anche da chi lo ha conosciuto in vita. Infatti vi sono gli interventi dei procuratoriNunzio Sarpietro, Vittorio Fontana, Michelangelo Patané e Ottavio Sferlazza (quest'ultimo il magistrato che fu chiamato il giorno del delitto del giudice Livatino a riconoscere il corpo), Domenico Airoma del Centro studi Livatino di Roma, del Cardinale Francesco Montenegro, di don Giuseppe Livatino, che si è occupato della Postulazione per la beatificazione del giudice, del direttore del quotidiano: "La Sicilia",  Antonello Piraneo, del giornalista del quotidiano La Sicilia Fabio Russello, di Ugo Tomaselli dell'Associazione Giustizia e Pace, di Rosaria Livatino, cugina del magistrato, del prof. Giuseppe Palilla che fu compagno di scuola di Rosario, dell'ex dirigente scolastico Gaetano Augello, che si è occupato della Postulazione per la beatificazione del giudice Livatino. Presenti anche l'associazione dedicata al giudice Livatino: Giustizia e Pace, partner ufficiale del film, nella persona del presidente onorario ex procuratore della Corte di Cassazione Vittorio Fontana e del fondatore Ugo Tomaselli. Per le ricostruzioni ci sono gli attori Fabrizio D'Amico che interpreta il giudice Rosario Livatino da grande e il piccolo Flavio Carmelo Misuraca che interpreta il magistrato da bambino. 

All'interno del film è anche inserito un spazio dedicato al giudice Antonino Saetta, con l'intervento del figlio Roberto, che racconta la morte del padre e del fratello Stefano uccisi dalla mafia il 25 settembre del 1988.

Il film è stato ambientato nei luoghi reali dove il giudice Rosario Livatino ha vissuto, ricostruendo la sua storia sin da quando era piccolo e fino al giorno dell'omicidio, con la la casa paterna di Canicattì, le chiese dove si recava a pregare tutte le mattine, l'ufficio del tribunale dove lavorava ad Agrigento, la Stele costruita in sua memoria, nel posto dove è stato ucciso, che si trova sulla strada Statale 640, Caltanissetta-Agrigento, dove è stata ricostruita la scena dell'omicidio, la cappella gentilizia dove riposa il giudice Livatino a Canicattì.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA