Notizie Locali


SEZIONI
Catania 20°

agenzia

Elly Schlein “Meloni mente al Paese per coprire le difficoltá”

Di Redazione |

ROMA (ITALPRESS) – “Giorgia Meloni faccia i nomi e i cognomi di chi prova a ricattarla, se il suo non é il solito vittimismo per coprire i fallimenti del governo”. Cosí, in un’intervista al quotidiano la Repubblica, alla luce di quanto dichiarato in conferenza stampa giovedí dalla Presidente del Consiglio, la segretaria del Partito democratico, Elly Schlein, secondo cui Meloni “mente al Paese”, nega le difficoltá, “rifiuta di assumersi le sue responsabilitá”. “Se é vero quello che dice – sottolinea -, é un pericolo per l’Italia. Dovrebbe consegnare alle autoritá competenti gli elementi in suo possesso”. “Non puó rispondere ‘non chiedetemi di essere piú precisa’. Ho il timore – aggiunge -, come giá visto con Crosetto, che sia il solito vittimismo e complottismo da quattro soldi per coprire fallimenti economici e sociali. Un comportamento non adatto a chi governa il Paese che ora guida il G7”. Secondo Schlein il premier “rivela una distanza siderale dalle esigenze concrete delle persone. Propone un mix tra bugie, vittimismo e difese dell’indifendibile, con buchi di visione evidenti. Non sa cosa siano le liste d’attesa, il caro mutui e il caro vita che pesano sul vigilante che guadagna cinque euro l’ora e sulla giovane madre single che prende 900 euro di stipendio e ne paga 850 di mutuo. Non parla di violenza sulle donne forse perchê l’opposizione concentrava le poche risorse a sua disposizione in manovra a quel tema mentre la destra distribuiva mance per finanziare campi da golf. Copre con menzogne enormi difficoltá, come sulla drammatica vertenza dell’ex Ilva”. Inoltre, aggiunge: “Noi continueremo a usare tutti gli strumenti per chiedere al governo di rendere conto dell’imbarazzo che causa al Paese. La risposta della premier su Pozzolo é stata del tutto insufficiente, soprattutto a fronte della testimonianza del ferito che, da operaio, temeva di denunciare un politico che gira armato e ha usato con arroganza persino l’immunitá. Meloni avrebbe dovuto chiedere scusa e pretendere le dimissioni. E invece racconta la storiella di parlamentari non consci delle loro responsabilitá: é lei, alla guida del suo partito personale, ad aver fatto le liste. Non puó negare le sue responsabilitá. Ma lo fa su tutto: sulla bocciatura della riforma del Mes e sulla legge bavaglio, dá la colpa al Parlamento, quando é lei a dare la linea alla sua maggioranza”. E sull’inchiesta Verdini-Anas, “la difesa di Meloni é debolissima. Salvini deve riferire: non é indagato ma le ordinanze – che la legge bavaglio vuole oscurare – delineano un sistema di intermediazione tra manager pubblici e imprenditori che usavano la loro prossimitá al ministro e a un sottosegretario della Lega”. “Adesso ci sono io alla guida del Pd – puntualizza Elly Schlein -. E sulla Rai dico che Meloni sará l’ultima premier a lottizzarla: bisogna intervenire con una riforma che diaindipendenza dai partiti”. Rispondendo all’osservazione che la voce dell’opposizione appare flebile, dice: “Forse su TeleMeloni trasmettono un altro film, ma gli spazi ce li stiamo prendendo. Loro si arroccano, noi andiamo al merito, andando in giro per il Paese, portando in piazza 50mila persone per parlare di pace e giustizia sociale, conversione ecologica, diritti, siamo all’ascolto dei problemi per tradurli in proposte”. “Sui 9 euro l’ora – dichiara – c’é forte consenso nel Paese e il governo non ha avuto il coraggio di votare contro, tanto che ha dovuto svuotare il testo delle opposizioni con un atto gravissimo. Meloni rivendica di non scappare da nulla e sul salario minimo é scappata a gambe levate. Sulla sanitá pubblica sentirete la nostra battaglia: la stanno svuotando, per favorire quella privata. Noi abbiamo giá presentato emendamenti alla manovra con M5S,Avs, Psi e + Europa, andremo avanti su liste d’attesa, carenza di medici e infermieri, non autosufficienza. E poi c’é la battaglia sul congedo paritario: cinque mesi retribuiti al 100% per entrambi i genitori, non trasferibili. Tutte le opposizioni hanno sostenuto un nostro emendamento alla manovra e andremo avanti. La premier non puó pensare che i modelli di conciliazione vita-lavoro siano Ursula von der Leyen o Roberta Metsola e non una lavoratrice della grande distribuzione che ha turni pure di domenica e non ha il nido garantito per i figli. La propaganda non nasconde la veritá: ogni giorno il governo fa scelte contro le donne”. Mercoledí si voteranno alla Camera risoluzioni sul sostegno all’Ucraina, e come Pd “abbiamo sempre garantito tutto il supporto necessario al popolo ucraino ingiustamente invaso, bisogna continuare a sostenerlo oggi che si intensificano gli attacchi russi, mentre Putin spera che vinca Trump e tolga il sostegno a Kiev. Ma dall’Ue vogliamo un’azione piú forte per la fine del conflitto e una pace giusta”. Sul conflitto in Medio Oriente “serve un cessate il fuoco immediato per fermare il massacro di civili, per liberare gli ostaggi e portare aiuti umanitari a Gaza. Serve riprendere il percorso di due popoli e due Stati, trovando gli interlocutori. Non puó esserlo Hamas, organizzazione terroristica, ma nemmeno questo governo israeliano che ha piani folli. Cosí il rischio é allargare il conflitto”. In merito alle elezioni Europee “le mie valutazioni prescindono da Meloni, sono impegnata a costruire un progetto a partire dall’iniziativa in sei luoghi simbolici su quale Europa vogliamo. La mia candidatura sará l’ultima questione: ora lavoriamo per liste aperte alla societá civile”. Ed in merito al duello tv Meloni-Schlein, la segretaria del Pd sottolinea: “Ho lanciato io la sfida a Meloni, sul merito: non mi fa nessuna paura, anche se hanno provato a dirlo dopo il mio rifiuto di partecipare alla loro festa di partito, perchê non divido il palco con nostalgici del fascismo e franchismo. Si vedrá che le pompose promesse della destra si sciolgono come neve al sole. Il confronto tv non sostituisce peró quello in Parlamento, lo frequentano poco e calpestano spesso le opposizioni”. In merito alle prossime alle amministrative “mi sembra strano parlare delle difficoltá a costruire un’alternativa oggi, mentre il centrodestra esplode in Sardegna – dice -. Noi abbiamo ancora lavoro da fare: ai territori abbiamo chiesto alleanze ampie ma coerenti e non imponiamo niente dall’alto. Abbiamo giá costruito candidature credibili e forti, come in Abruzzo”. “Noi – aggiunge – sentiamo la responsabilitá di costruire l’alternativa a partire da una chiara identitá e da battaglie concrete, senza presunzioni di autosufficienza, ma sapendo che senza la comunitá Pd l’alternativa non si puó costruire”. “Se c’é un partito che lo scorso anno ha fatto un salto in avanti é il Pd e non era scontato, dopo le difficoltá della sconfitta alle politiche – prosegue Elly Schlein -. Do il giusto peso ai sondaggi, anche al congresso mi davano tutti dietro. Ora punto a riportare a votare chi non vota piú”. “Non credo agli spazi creati in provetta. Noi parliamo a tutto tondo al Paese: quando parliamo di salari bassi, poniamo anche il tema della scarsa produttivitá, la transizione ecologica, dimenticata da Meloni, é un tema che parla alle imprese. Sul Paese che immaginiamo, costruiremo alleanze ampie”, conclude Schlein, sottolineando: “Non credo che il governo durerá. Noi ci faremo trovare pronti: costruiamo subito l’alternativa”. – foto Agenzia Fotogramma – (ITALPRESS). vbo/r 06-Gen-24 08:48

COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA
Di più su questi argomenti: