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Gb: governo annuncia stretta su manifestazioni ‘radicali’

Più poteri a polizia contro blocchi e blitz. Attivisti indignati

Di Redazione |

LONDRA, 16 GEN – Il governo conservatore britannico di Rishi Sunak è deciso a imporre una stretta sulle proteste di strada in grado di provocare “gravi” intralci al traffico o a pubblici servizi essenziali come quelle organizzate a più riprese negli ultimi tempi sull’emergenza clima dagli ambientalisti radicali di Extinction Rebellion, di Last Generation o di Just Stop Oil a colpi di blitz mordi e fuggi. Lo ha annunciato lo stesso primo ministro, anticipando l’introduzione oggi alla Camera dei Comuni di un emendamento ad hoc presentato dalla titolare dell’Interno, Suella Braverman, per attribuire maggiori poteri alla polizia – rispetto agli standard britannici – fino a quello di disperdere senza preavvisi manifestazioni considerate “distruttive”. L’emendamento è destinato rafforzare ulteriormente il giro di vite previsto dal già controverso Public Order Bill, legge di riforma dell’ordine pubblico in discussione al Parlamento di Westminster. Secondo l’esecutivo, che può contare su una maggioranza ampia nella camera elettiva dei Comuni, cui spetta l’ultima parola, si tratta di assicurare alla polizia più “flessibilità e chiarezza” d’intervento”. “Il diritto di protestare resta fondamentale nella nostra democrazia – ha dichiarato Sunak – ma non è assoluto…Non possiamo consentire che proteste condotte da piccole minoranze dissestino la vita della gente comune…, i diritti degli individui e della maggioranza dei lavoratori”. Immediato il sostegno dei vertici delle forze dell’ordine all’iniziativa del governo Tory. Denunciata invece come “un disperato tentativo di tacitare” le voci dissenzienti e come “un precedente pericoloso” per la libertà di manifestazione da attivisti per i diritti civili come Martha Spurrier, direttrice dell’ong Liberty. Ambiguo infine il leader neomoderato dell’opposizione laburista, Keir Starmer, che ha liquidato come sbagliate e “profondamente arroganti” le tattiche degli ecologisti radicali, limitandosi a dirsi tuttavia convinto che la polizia le possa contrastare efficacemente anche con “le norme esistenti”.

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