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Loris, un nuovo video accusa la madre

Loris, un nuovo video accusa la madre Parcheggiò in garage, ma non ci andava mai

Oggi o domani l’interrogatorio di Veronica davanti al Gip

Di Matteo Guidelli |

RAGUSA – C’è un video, di cui finora non si era saputo nulla, che vede l’auto della mamma di Loris entrare nel garage della palazzina dove abitano gli Stival la mattina in cui il bimbo scompare: un’immagine che ha fatto saltare sulla sedia il marito di Veronica Panarello, appena gli investigatori gliela hanno mostrata: “perché l’ha fatto? – ha detto Davide – lei non ci andava mai. Parcheggiava sempre in strada”. Dovrà essere Veronica a chiarire anche questa circostanza, anomala come molte altre di quel maledetto sabato. E l’occasione potrebbe dargliela l’interrogatorio davanti al Gip, che deve decidere se convalidare il fermo emesso dalla procura per omicidio aggravato e occultamento di cadavere. L’udienza potrebbe tenersi già domani, anche se è più probabile che si svolgerà venerdì. In attesa, gli investigatori continuano il lavoro di riscontro, per “blindare” l’ipotesi investigativa, sperando di avere risposte positive dagli esami di laboratorio.   Uno su tutti è quello che più interessa chi indaga: l’analisi del bagagliaio della Polo. Se infatti venissero trovate all’interno tracce ematiche o reperti riconducibili al piccolo Loris, sarebbe difficile per Veronica spiegare il perché. L’ipotesi di chi indaga, infatti, è che il bambino, dopo esser stato ucciso, sia stato caricato nel portabagagli. Ed è per questo che l’auto è stata messa in garage, a differenza di tutte le altre mattine. La telecamera che riprende l’auto, alle 8.48 di sabato mattina, è quella di un’abitazione privata. Tra l’altro Veronica, di questo episodio, non aveva fatto alcun riferimento negli interrogatori del 29 e 30 novembre, accennandolo invece in quello del 4 dicembre. Le immagini registrate dalla telecamera mostrano la parte anteriore dell’auto parcheggiata nello spazio davanti ai garage.   Successivamente si vede una figura, che gli investigatori identificano in Veronica Panarello, scendere e dirigersi verso il portone di casa. Neanche un minuto dopo dalle immagini della telecamera sparisce il ‘musò della Polo, che ricomparirà soltanto alle 9.25, quando Veronica – nella ricostruzione della procura – va al Mulino per gettare il corpicino del figlio.   Loris è stato ucciso, secondo l’autopsia, tra le 9 e le 10.30, con una fascetta da elettricista che gli ha provocato “segni ecchimotici” al collo e sui polsi. La ferita sotto l’orecchio mostra invece, scrive il medico legale, lesioni “ad andamento binario” che sono compatibili con le forbici sequestrate proprio a casa Stival, nella cameretta dei bambini. Nel decreto di fermo è inoltre ricostruito l’episodio delle fascette consegnate dalla mamma di Loris con modalità, scrive la procura, “altamente sospette”.

Le maestre arrivate a casa del bimbo per fare le condoglianze, parlano di una “circostanza strana” e raccontano che Veronica mette in relazione le fascette con lo zaino, che non si è più trovato. E che secondo gli inquirenti è stato fatto sparire proprio perché all’interno la donna potrebbe aver nascosto la fascetta con cui è stato ucciso Loris. “Sul punto di andare via – mettono a verbale – Veronica si è ricordata che Loris sabato mattina… le ha detto di aspettare perché si era dimenticato di prendere una cosa che serviva ad un esperimento in classe… dopo alcuni istanti era ritornato con un sacchetto di plastica dal quale aveva estratto alcune fascette… che aveva riposto all’interno dello zaino”.   Anche la sorella di Veronica riferisce l’episodio ma in termini forse ancora più chiari: la mamma di Loris era sdraiata sul divano, “collassata”, e ad un certo punto ha detto al marito “vai a prendere le fascette”. Quando lui è tornato, “si è alzata di scatto, ha strappato le fascette dalle mani di Davide e le ha consegnate alla maestra, dicendo: ‘queste sono le fascette che mi aveva chiesto Loris’. ”.   Quasi una confessione dunque, secondo chi indaga. Anche se i familiari non escludono che possa esserci qualcun altro coinvolto. “Sono convinta che nasconda qualcuno o qualcosa” ha detto oggi la madre, che non è certo una delle persone che più l’ha difesa. Parole simili a quelle della sorella di Veronica: “sebbene non abbia alcuna prova, non ritengo di potere escludere che sia coinvolta nella morte del bambino o che stia cercando di coprire qualcuno”.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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