PALERMO – «Ho chiesto agli uffici competenti di procedere speditamente alla sospensione ed al licenziamento del funzionario. Chi si macchia di reati così infamanti non deve avere accesso agli uffici del mio Assessorato». Così l’assessore dell’Agricoltura della Regione siciliana, Nino Caleca, alla notizia dell’arresto, avvenuto ieri, del funzionario dell’Ispettorato provinciale di Catania accusato di concussione nei confronti di un imprenditore agricolo. L’uomo è stato fermato dalla Guardia di finanza subito dopo avere intascato 5.700 euro, quale acconto di una tangente di 10 mila euro, richiesta ad un coltivatore agricolo per sbloccare una pratica contributiva. L’imprenditore si è però ribellato alla richiesta concussiva ed ha chiesto aiuto ai militari della Tenenza di Nicosia.   «L’Assessorato dell’Agricoltura si costituirà parte civile nel procedimento penale – aggiunge Caleca -. Sarà un modo concreto per testimoniare apprezzamento nei confronti del lavoro svolto dagli investigatori. Sono vicino – precisa l’assessore – a chi ha il coraggio di denunciare comportamenti illeciti da parte della pubblica amministrazione e intendo incontrare l’imprenditore agricolo domani stesso a Catania nella sede dell’Ipa, Ispettorato provinciale dell’Agricoltura, per manifestargli personalmente la mia solidarietà».