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Oggi la Sicilia decide sul ritorno a scuola

Di Redazione |

Di fronte alle cifre in costante crescita (ieri 220.532 contagi) e alle prospettive di vedere il 50% della popolazione europea positiva alla variante Omicron, si fa strada la richiesta di non fare  report quotidiani con i numeri di contagiati e decessi per evitare un “lockdown di fatto”: assenti i turisti, serrande abbassate, locali che fanno orario ridotto, hotel semivuoti, quarantene e ripresa dello smart working. Convinto della bontà dell’ipotesi il sottosegretario Costa, mentre Greco, membro  del Cts, limiterebbe il report a una fascia settimanale. Oggi la Sicilia decide sul ritorno a scuola: sembra scontato un prolungamento delle “vacanze forzate” sino a lunedì, giorno in cui si dovrebbe tornare in classe.


L'Europa e l’Italia piangono David Sassoli, il presidente del Parlamento europeo morto a 65 anni nel Centro riferimento oncologico di Aviano, in provincia di Pordenone. Di “giorno triste per l’Europa” parla la presidente della Commissione Ue von der Leyen,  Mattarella di “profondo dolore di italiani e europei”, Draghi di sgomento “per la morte di una persona simbolo di equilibrio, umanità, generosità”. Ma oltre al dolore la morte di Sassoli, che fu volto noto del Tg1 prima dell’ingresso in politica, viene accompagnata dal delirio no vax, con fake news sulle cause della malattia, correlandole alla vaccinazione.


Dopo il voto per il Quirinale, rimpasto e governo con i leader. È l’idea di Salvini, secondo cui “una volta eletto il presidente della Repubblica i partiti dovranno riflettere sulla natura del governo e mettere in campo le energie migliori. Un governo debole da qui a marzo 2023 non fa un buon servizio agli italiani”. Se il leader della Lega spariglia, Letta evoca il Mattarella Bis e Berlusconi crede ancora alle chance di elezione alla quarta votazione. Sullo sfondo di questo scenario, oggi l’Ars si riunisce per la scelta dei tre Grandi elettori da mandare a Montecitorio:  il governatore Nello Musumeci, il presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè e il capogruppo M5S Nuccio Di Paola dovrebbero costituire la terna, ma il dietro le quinte offre particolari non banali con vista sulle Regionali del prossimo autunno.


Una delle più note pasticcerie di Catania taglieggiata, un panificio devastato durante un raid punitivo con aggressione e minacce di morte, prestiti ad usura con tassi del 10% a settimana. Sono alcune delle attività criminose della cosca Pillera-Puntina, storico clan di Catania, emerse dalle indagini della polizia che, con l’operazione Consolazione, ha arrestato 16 persone, tra esponenti di vertice e affiliati alla cosca, anche grazie alla collaborazione delle vittime che hanno denunciato. In edicola i retroscena del blitz e le foto degli arrestati. 


E' stato Nicola Di Matteo, fratello del piccolo Giuseppe, rapito nel 1993 all’età di 12 anni, ad accompagnare il prefetto di Palermo Giuseppe Forlani, nei luoghi dove 26 anni fa il ragazzo fu ucciso. L’ordine venne dato ad un gruppo di mafiosi da Giovanni Brusca, allora latitante e boss di San Giuseppe Jato. Il piccolo fu strangolato e poi disciolto nell’acido l’11 gennaio 1996, dopo una prigionia durata oltre due anni, per vendicare la collaborazione del padre Santo Di Matteo che si era pentito. 


Pubblicato il bando per rilevare il Catania alleggerito di molti debiti. L'11 febbraio, a partire dalle 16, in Tribunale si terrà l'asta per l'aggiudicazione del titolo sportivo con base d’asta un milione con rilanci che devono essere minimo di 50 mila euro di offerta in offerta. Chi dovesse aggiudicarsi il titolo dovrà accollarsi anche un debito sportivo che ammonta a tre milioni (somma che potrà essere gestita cammin facendo), ma anche avere le credenziali per iscrivere la squadra al campionato con una nuova matricola, portando in dote un piano di sviluppo adeguato con le esigenze di una tifoseria che adesso aspetta di uscire dal pantano in cui ha rischiato di annegare nelle ultime sei stagioni di Serie C. COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA