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Europee Leoluca Orlando: «Perché non mi ha candidato il Pd? Per il veto dei capi corrente siciliani, me lo ha detto Elly Schlein»

L’ex sindaco di Palermo spiega i restroscena della sua candidatura con Avs

Di Redazione |

«A chiedermi di candidarmi» alle elezioni europee «sono stati Bonelli e Fratoianni insieme. Perché non mi ha candidato il Pd? Il Pd risponde ad altre logiche. Ho avuto una lunga conversazione con Elly Schlein, che mi aveva espresso apprezzamento, la quale però poi mi ha comunicato che il veto dei capicorrente locali mi impediva di candidarmi». Lo ha detto a Rai Radio1, ospite di Un Giorno da Pecora, l’ex sindaco di Palermo e candidato capolista alle europee con Avs Leoluca Orlando, intervistato da Giorgio Lauro e Geppi Cucciari.

«Sono già stato europarlamentare per i Verdi. Voglio che le cose fatte a Palermo negli anni in cui sono stato sindaco abbiano una voce in Europa», ha spiegato Orlando.

«Credo di aver fatto qualcosa di buono. Tra l’altro cambiare una città come Palermo, di cui sono stato sindaco per 22 anni, non è affatto facile e l’ho resa più sicura e accogliente. Io voglio che i risultati ottenuti non vengano tagliati fuori in Europa da un legame tra burocrazia europea e destra sovranista. Provate a immaginare quanto possa essere dannosa una simile struttura con le politiche di Orban e Meloni», ha aggiunto.

Le origini

Sulle sue origini democristiane e sulla candidatura nella lista di Bonelli e Fratoianni, Orlando ha sottolineato di «essere da sempre favorevole al dialogo, di definirsi un democratico cristiano che seguiva Moro e Mattarella» e che da sindaco di Palermo ha dato vita «alla prima giunta comunista».

Non è mancato un riferimento all’appellativo di Mister Rieccolo, datogli dal giornalista Caporale: «Non lo considero un’offesa. Io ho 76 anni e credo di avere una grande esperienza e di aver imparato dagli errori. Per questo credo di poter fare ancora tanto», ha concluso.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA