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La Regione aumenta le indennità di carica a sindaci e amministratori, via libera dell’Ars

Dopo gli "stipendi" per i parlamentari regionali tocca ai Comuni

Di Redazione |

La Sicilia si adegua al resto d’Italia sulle indennità di sindaci e amministratori degli Enti locali. L’Assemblea regionale siciliana ha infatti approvato un emendamento del governo Schifani al ddl di stabilità regionale, che stanzia 6 milioni di euro per adeguare i compensi a quelli già percepiti dagli amministratori locali nel resto d’Italia in base alla normativa nazionale. Le risorse consentono di coprire il 70% degli incrementi degli amministratori dei 391 Comuni siciliani, a partire dal primo marzo. I deputati del M5s avevano chiesto maggiori fondi a copertura del 100% degli incrementi e hanno votato contro l’emendamento del governo. Il governatore Renato Schifani aveva assicurato l'intervento del governo alla delegazione dell’Anci Sicilia ricevuta a Palazzo d’Orleans. Rassicurazioni erano arrivate, nel corso di un altro incontro, anche dal presidente dell’Ars Gaetano Galvagno.

Le risorse a copertura dell’emendamento sono state recuperate dai fondi globali e si aggiungono a quelle previste nel Fondo per le autonomie locali, che ha ricevuto il via libera dall’aula subito dopo (art.1). Il Fondo stanzia 327 milioni di euro per il 2023. Le somme corrispondenti alle prime tre trimestralità saranno erogate in un’unica soluzione entro il 31 maggio 2023. Dopo la votazione, il presidente dell’Ars Gaetano Galvagno ha sospeso la seduta durata 13 ore, aggiornandola per proseguire con l’esame degli altri articoli del ddl stabilità.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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