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Asp di Siracusa, errori e responsabilità emersi nella relazione degli esperti etnei

Di Redazione |

PALERMO – Errori e precise responsabilità sono emerse nella relazione che tre esperti dell’università di Catania hanno fatto sull’emergenza coronavirus a Siracusa e sulle prime mosse dell’Asp per affrontarla.

«Ho ricevuto la prima relazione sulla gestione della emergenza Coronavirus in provincia di Siracusa ha detto l’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza -. Si tratta del documento redatto dal Covid team, che ho nominato, grazie al quale sono state ridefinite le criticità emerse con particolare riguardo ai percorsi dell’ospedale Umberto I. E’ un lavoro certosino che ha impegnato professionalità di altissimo livello, realizzato con le modalità delle perizie di polizia giudiziaria e che dimostra chiaramente come ci sia stato un prima e un dopo, evidenziando soprattutto la necessità delle modifiche apportate al piano organizzativo».

Il Covid Team è formato da tre docenti dell’università di Catania Cristoforo Pomara (ordinario di Medicina legale), Bruno Cacopardo (ordinario di Malattie infettive) e Paolo Murabito (docente di Anestesia e rianimazione) e da oltre 20 giorni segue da vicino la situazione a Siracusa, dove sono state tante le polemiche sull’Asp e dove è stata anche organizzata un petizione che ha raccolto migliaia di firme per chiedere la rimozione dei vertici dell’Azienza sanitaria, finiti nella bufera, e sui quali una parte della popolazione non pone più la sua fiducia.

Ma l’assessore riconosce i meriti del personale sanitario. «Medici straordinariamente capaci come quelli che operano all’Umberto I – ha detto l’esponente del governo Musumeci – meritano anzitutto l’apprezzamento per i risultati conseguiti sul piano clinico, ma sono emerse responsabilità. Il rispetto nei confronti dei cittadini e del personale sanitario, mi impone la trasmissione della relazione al servizio ispettivo del dipartimento Attività sanitarie per l’adozione dei conseguenti provvedimenti».

«Eppure – ha proseguito Razza – il dato epidemiologico della provincia di Siracusa oggi appare configgente con una parte della opinione pubblica che ritiene il sistema sanitario aretuseo non in grado di poter affrontare il permanere del contagio da Coronavirus. Ovviamente non è così. Non mi sono mai piaciuti i processi sommari o le delegittimazioni di massa, non me lo impone solo la mia coscienza, ma ricordo a tutti che il rispetto del principio per il quale chi sbaglia paga vale ad ogni latitudine».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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