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Teatro, Simone Cristicchi porta a Palermo “Il secondo figlio di Dio”

Di Salvo Pistoia |

PALERMO – Duecentotrenta repliche, sold out nei teatri italiani, standing ovation ricevute dal pubblico, questo quanto raccolto da Simone Cristicchi nella sua narrazione storica intorno a “Pola”, con Magazzino 18. Adesso è il momento di una nuova storia da raccontare, poco conosciuta, dedicata ad un personaggio definito il “Cristo dell’Amiata”.

Nel “Secondo figlio di Dio”, narra le vicende di un mistico, il sogno di un visionario di fine Ottocento, proteso ad erigersi come un guru tra giustizia sociale, religione e senso della parola comunità.

Luglio 1878, in cima ad una montagna, davanti a quattromila persone, David Lazzaretti, si proclama la reincarnazione di Gesù Cristo. Sembra la parte di una rivoluzione sociale, etica, quasi a voler dare una nuova pagina alla storia. Scrivendo canzoni inedite e raccontando in prima persona l’evoluzione di questo momento, Cristicchi ne ricostruisce la parabola, basata tra utopia e desiderio di una società dove prevalga l’uguaglianza.

Dopo il grande successo di Magazzino 18, ti inerpichi in un’altra avventura particolare…

«Sono rimasto affascinato dall’idea di un’eretico e del desiderio di stravolgere la vita e la società di fine ottocento. Un sognatore che radunava folle per elargire le sue idee su una società più onesta e paritaria».

La storia di David Lazzaretti come ti ha attratto?

«Per il senso del sociale e del termine comunità, coltivato nei discorsi con cui riusciva ad aggregare tanta gente».

Che rapporto aveva con i potenti di allora?

«Nonostante fosse un rivoluzionario, fu ricevuto da vari magistrati, dal papa, possedeva una carisma fuori dall’ordinario».

Il punto di “non” ritorno del suo progetto?

«La frattura indelebile con la chiesa che lo porterà alla sua scomparsa»

Magazzino18, si è trasformato in un must teatrale, con grandi incassi. Sentito la pressione di chi vede invadersi il ruolo da una persona che arriva dal un’altra area…

«Magari avro’ suscitato qualche commento non proprio simpatico, senza sentirmi un’invasore di territorio altrui, vado avanti per la mia strada».

Ti senti un cantante prestato al teatro o viceversa…

«Senza dimenticare quanto mi ha dato la musica, ho scelto di narrare alcune storie che ritengo interessante divulgare mediante il linguaggio del teatro».

Simone Cristicchi con “Il secondo figlio di Dio”, vita, morte e miracoli di David Lazzaretti, sarà in scena al Teatro Biondo di Palermo, dal 17 al 26 Novembre.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA