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Catania, il supertifoso Mascara: «Forza, andiamo in B»

Di Giovanni Tomasello |

CATANIA – Un mito per Catania, il miglior marcatore nella storia del club rossazzurro e anche il primo giocatore della squadra etnea ad aver indossato la maglia azzurra nell’amichevole del 6 giugno 2009 a Pisa contro l’Irlanda del Nord e fu suo l’assist per Rossi che segnò. Ma quando ci si ritrova davanti Peppe Mascara pensi inevitabilmente a quel suo gol da leggenda, un tiro da quasi 50 metri, una parabola perfetta che sorprese al Barbera il portiere del Palermo Amelia mandando in visibilio i tifosi rossazzurri. Finì 4 a 0 per il Catania e ci vorrebbe un libro per raCcontare gli altri stupendi gol dell’ex attaccante rossazzurro che segnò un gol quasi simile a quello realizzato contro il Palermo, nella stessa stagione 2008-09 nella gara con l’Udinese.

Incontriamo Peppe Mascara quasi per caso al Village dove va ormai come genitore visto che non ha più incarichi con il Catania e nel mondo del calcio per il momento segue i suoi tre figli – Francesco, Nicolò e Marcello rispettivamente di 16, 10 e 8 anni – che come il papà hanno il calcio nel sangue.

Trentanove anni, l’aspetto della brava persona ho conosciuto Mascara più da tifoso del Catania ai tempi magici e grande fu l’emozione nel vederlo giocare con la Nazionale: «Bellissimi ricordi, anni d’oro che ho avuto la fortuna di vivere in una città meravigliosa, con persone eccezionali accanto. Dal presidente a tutti i compagni, agli allenatori»

Ma anche Catania deve tantissimo a lei perché è stato uno di quei talenti che nascono “una tantum” da queste parti.

«Grazie per il complimento, ma i brillanti ottenuti in passato devono essere un pungolo per risalire e io che sono il primo tifoso del Catania, spero che ciò accada il più presto possibile».

Da tifoso avrà quindi seguito i rossazzurri e le chiedo: il Lecce era realmente più forte del Catania?

«Il campo ha detto di sì. Il rimpianto del Catania deve semmai essere quello di non aver approfittato di alcune pause dei pugliesi. In ogni caso il Lecce ha mantenuto un passo più regolare e ha meritato la promozione, ma il Catania può ancora farcela».

Cosa pensa del rendimento dei suoi ex compagni della Serie A, i cosiddetti senatori.

«Nessuno di loro si è tirato indietro. Marco Biagianti lo conosciamo tutti, oltre alla sua bontà tecnica è molto puntiglioso. Giovanni Marchese ha alternato ottime prestazioni ad altre in tono minore ma il suo contributo lo ha dato e poi c’è Lodi: Ciccio è uno di quei giocatori di classe che hanno qualche difficoltà ad adeguarsi a un campionato come quello di Serie C dove i tempi di gioco sono diversi rispetto alle categorie superiori, ma è stato spesso determinante».

E di Lucarelli allenatore cosa pensa?

«Conosco bene Cristiano essendo stati compagni a Napoli e conosce bene il calcio. Io le dico solo che di un tecnico che mette assieme con la sua squadra 70 punti vincendo dieci gare in trasferta si può solo parlare bene e se magari in certi momenti poteva effettuare altre scelte si tratta pur sempre di un uomo, ma Lucarelli è stato bravo».

Adesso i play off, il debutto con il FeralpiSalò. Conosce le squadre approdate alla fase finale degli spareggi per la B?

«Se sono arrivate fin qui vuol dire che valgono. Non ho conoscenze specifiche, ma il potenziale tecnico del Catania per me è una garanzia».

Mascara, le sembra giusto vietare la trasferta ai tifosi residenti in Sicilia per una gara dei play off?

«No, io sono dell’avviso o tutti o nessuno. È assurda questa decisione».

Una domanda che la riguarda: niente calcio per adesso. Al Catania dicono sempre che le porte sono sempre aperte per lei…

«Grazie a tutti, ma per ora penso alla famiglia, al ristorante e mi appassiona seguire il Catania da tifoso. Voglio anche io festeggiare la promozione». COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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