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Serie B, il Catania è di nuovo in partita: ora la palla torna al Collegio di Garanzia

Di Giovanni Tomasello |

CATANIA – Il viaggio era stato già organizzato, l’auto pronta e anche l’albergo vicino lo stadio Veneziani prenotato, ma all’ora di pranzo di un caldo sabato in una città alquanto sonnolenta e con le spiagge prese d’assalto nonostante i lidi abbiano già chiuso, ecco il colpo di scena, una notizia che si diffonde in un batter d’occhio e riaccende l’ennesima speranza augurandoci che a questa non segua un’altra delusione.

Ieri c’è stata una sentenza del Tar Lazio che ha dato ragione alla Pro Vercelli, una decisione che rimette tutto in discussione portando come primo atto al rinvio delle partite delle cinque squadre che ambiscono al ripescaggio. Il Catania e gli altri club interessati – Ternana, Pro Vercelli appunto, Siena e Novara – hanno chiesto e poi ottenuto su disposizione della stessa Lega di C, il rinvio delle partite di campionato fino a quando la questione non sarà risolta dal Collegio di garanzia del Coni chiamato a riunirsi di nuovo e pure con la massima urgenza per evitare di falsare ulteriormente ben due campionati di cui uno non è ancora cominciato. Non è solo la prima partita che salterà ma quelle fino al 9 ottobre se non si agirà presto, si spera magari già prima dello stesso 28 settembre quando si pronuncerà il Tribunale federale nazionale.

Ricomincia così questa farsa calcistica in un’estate bollente che passerà alla storia ovviamente in senso negativo. Una brutta pagina in cui si è manifestato all’improvviso e in tutta la sua gravità il male che affligge il calcio e tutto questo per colpa di personaggi ambigui che restano dietro le quinte influenzando però i vertici di Figc e Coni. Poteri occulti, intrighi politici, vertici Coni e anche della Figc che dovrebbero arrossire di vergogna. Parlando ieri con Pietro Lo Monaco, amministratore delegato del Catania, neanche lui che è un veterano del calcio ricordava una «farsa simile, una vera vergogna per il calcio». A questo punto ci chiediamo: a chi spetta decidere una volta per tutte di fronte a una pioggia di ricorsi? Dove finiscono i poteri della giustizia sportiva e cominciano quelli della giustizia ordinaria e viceversa.

Tutte le società ancora in corsa per il ripescaggio in B, hanno ricevuto una comunicazione verbale del rinvio della partita da parte della Lega, poi in serata sono arrivati fax o email di conferma. È chiaro che il Catania ha dovuto rivedere i suoi programmi. Nessuno mai avrebbe previsto che si arrivasse a tanto, ma la colpa è di chi ha forzato la mano, tramando contro dietro le quinte. Per fortuna che il Catania non aveva accettato la proposta del Monopoli di anticipare la gara di martedì altrimenti si sarebbe già trovato in Puglia, è andata peggio al Novara che ha interrotto il viaggio per Pontedera facendo marcia indietro e tornando nel suo centro sportivo dopo aver appreso della decisione del Tar Lazio di accogliere i ricorsi di Ternana e Pro Vercelli e la decisione di disporre il rinvio delle partite delle squadre che sperano ancora di essere riammesse in Serie B.

Chiara la decisione del Tar del Lazio di sospendere l’esecutività della sentenza del Collegio di Garanzia del Coni. Due – e pure identici – i provvedimenti monocratici pubblicati, a firma della presidente della Prima sezione ter del tribunale amministrativo, Gabriella De Michele, che dicono: «Visti il ricorso e i relativi allegati; vista l’istanza di misure cautelari monocratiche proposta dalla società ricorrente, ai sensi dell’art. 56 cod. proc. amm; ritenuto che – in considerazione del danno rappresentato (connesso all’avvio del Campionato di Lega Pro, a cui è attualmente iscritta la società ricorrente, per il 19 settembre 2018) – sussistano i presupposti per l’accoglimento della predetta istanza, ai fini del riesame in tempo utile, da parte del Collegio di Garanzia dello Sport, dei motivi di ricorso, ai fini del possibile ripescaggio della predetta società Ternana Calcio; Per questi motivi accoglie l’istanza di misure cautelari monocratiche, nei termini precisati in motivazione e fissa per la trattazione collegiale la Camera di consiglio del 9 ottobre 2018».

Oltre al rinvio ufficiale della prima giornata, tutte le altre gare degli etnei fino al 9 ottobre (data in cui è fissata l’udienza del Tar) risultano con la dicitura “in attesa di programmazione”. Drastico a tal proposito il presidente della Lega Pro, Gabriele Gravina: «Ancora una volta ci tocca pagare un prezzo molto alto: diversi soggetti hanno ribadito a più riprese che la decisione di una B a 19 con determinate modalità non avrebbe comportato problemi per nessuno, questa è la dimostrazione della loro grande miopia. Siamo a metà settembre e ancora continuiamo a parlare di rinvii, ricorsi e sentenze. L’auspicio è che gli organi giudicanti sportivi accelerino».

E la possibilità c’è perché quasi sicuramente in ottemperanza al decreto monocratico del Tar del Lazio, il Collegio di garanzia del Coni nella settimana che comincia domani riunirà le parti cercando di arrivare a una soluzione rapida. Non solo ma il presidente Frattini ha anche il potere di cambiare i componenti e quindi ci potrebbe essere il colpo di scena finale.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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