Notizie Locali


SEZIONI
Catania 22°

agenzia

Lavoro: Borghi (Iv), ‘su jobs act Schlein scarica ala riformista Pd’

Di Redazione |

Roma, 6 mag. “Schlein non ha riunito nessun organo interno per assumere una decisione, e poi comunicarla. Nessuna riunione di segreteria, di direzione, nessun comunicato finale, nessun dibattito. Siccome un segretario di partito, quando firma un referendum, compie un atto che impegna un partito e che esprime una linea politica, da chi ha passato anni a fare il racconto del ‘partito-comunità’, del ‘noi che prevale sull’io’ e via discorrendo, ci si sarebbe attesi una coerenza sul metodo. Invece, la risposta è stata nel pieno solco del decisionismo personalistico e maggioritario che si voleva archiviare: il Pd è sempre più PdS (Partito di Schlein)”. Lo scrive sui suoi social il senatore Enrico Borghi, capogruppo al Senato di Italia Viva.

“Alla decisione di firmare, Schlein arriva dopo giorni in cui i principali esponenti interni dell’ala ‘riformista’ avevano fatto appello alla prudenza. Risultati? Tutti scaricati e tacitati. Anzi, si rivendica con orgoglio l’alterità rispetto a loro, alla loro linea politica, alle loro decisioni del passato”, spiega ancora Borghi, che aggiunge: “Nel rincorrere la Cgil, il Movimento 5 Stelle e finanche Alleanza Verdi-Sinistra (forse pungolata dalla intimazione di Fratoianni a ‘fare i conti con il passato e chiudere definitivamente la stagione renziana’), Elly Schlein decide semplicemente di rinchiudersi nella comoda placenta del passato, con buona pace del suo presunto modernismo wokista”.

“Con il Pd che arriva ad abiurare le sue scelte del passato – si legge ancora – c’è il disvelamento finale di una verità oggettiva. In quel partito lo spazio politico per il riformismo, per la conciliazione delle politiche di libero mercato con un forte impegno per la giustizia sociale in un’ottica di modernità, non esiste più. Quello spazio politico, se non si vuole assistere a un copione già scritto che vede una sinistra massimalista consegnare alla destra il potere di default, va tutto riorganizzato e riscritto dentro una nuova dimensione, che non alberga più al Nazareno”.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

Di più su questi argomenti: