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Corruzione: arresti Palermo, Miccichè ‘macché sponsor, non ho mai conosciuto Damiani’

Di Redazione |

Palermo, 21 mag. (Adnkronos) – “Io non so neppure chi sia questo Fabio Damiani. Neanche mio fratello sa chi sia. Poco fa ho chiamato proprio mio fratello Guglielmo, che si è sempre occupato di cose di calcio, e gli ho telefonato peraltro in vivavoce, davanti ad altre otto persone, per chiedergli se abbia mai fatto da ‘sponsor ‘ a Damiani. E sa cosa mi ha risposto: ‘Ma sponsor nel senso che voleva il suo nome sulle magliette del Palermo calcio?’. Ecco, altro che sponsor…”. Così, il Presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Gianfranco Miccichè, parlando con l’Adnkronos delle intercettazioni emerse dall’inchiesta sulla sanità siciliana che ha portato all’arresto di dieci persone, tra cui l’ex dirigente dell’Asp di Trapani Fabio Damiani e il commissario Covid in Sicilia Antonino Candela.

“Leggo che dalle carte emergerebbe che questo Damiani voleva essere sponsorizzato da me grazie a mio fratello”, dice Miccichè, “ma io non so neanche chi sia, lo ribadisco”. “Non so neppure se questo signore abbia mai chiesto una sponsorizzazione, ma quello che è certo è che non l’ha mai ottenuta”.

Nell’ambito dell’inchiesta i finanzieri di Palermo hanno ricostruito un incontro tra Ivan Turola, Fabio Damiani e Guglielmo Micciché, fratello del Presidente dell’Ars, che sarebbe avvenuto il 6 novembre del 2018 in un noto bar di Palermo, in via Principe di Belmonte.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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