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«Sull’Etna come sulla luna»

Di Agata Patrizia Saccone |

«La Sicilia è una regione unica che ti avvolge e ti conquista con i suoi colori e la sua bellezza ovunque diversa». Con queste parole il celebre fotografo di moda e life style Stefano Guindani inizia il racconto del suo tour settembrino in Sicilia per “With Italy, For Italy”, un grande progetto fotografico che celebra le bellezze d’Italia, di cui firma anche la direzione artistica, prodotto dalla nota maison automobilistica Lamborghini.

L’Italia attraversata dall’automobile del Toro per esaltarne la qualità e l’identità competitiva e immortalarla negli scatti di 21 importanti fotografi, uno per regione più la partecipazione straordinaria di un’icona, Letizia Battaglia cui naturalmente è stata riservata la sua Palermo.

Stefano per il progetto “With Italy, For Italy”, hai scelto la Sicilia, il tuo è un vero clic d’autore…

«Quando mi è stato proposto il progetto non ho esitato a sceglierla. Mi ero innamorato dell’Etna già qualche tempo fa, me l’ha fatta scoprire il mio amico Andrea Lo Cicero, perciò l’ho chiamato per condividere questa nuova avventura in lungo e in largo. Volevo vivere i famosi tramonti delle Saline di Marsala, veramente una meraviglia straordinaria, siamo tornati sull’Etna dove sembra di stare sulla Luna, e poi Catania, Taormina, Caltagirone, Ortigia, Scicli, Ragusa, Modica, Punta Secca nella casa di Montalbano, e ancora Agrigento, Segesta, il Cretto di Burri di Gibellina che mi ha regalato una sensazione fortissima. Mancano forse due o tre posti ancora da visitare che ho scoperto solo dopo, come il Teatro di Andromeda e Cefalù, ma ci saranno altre occasioni per ritornarci. Intanto ho voluto interpretare il territorio a bordo del Super Suv Urus Lamborghini utilizzando il linguaggio del lifestyle e della street photography per creare un’immagine dove l’auto appare e scompare all’interno dell’inconfondibile cornice che la Sicilia offre».

Con “With Italy, For Italy” la Sicilia, così come il resto d’Italia, avranno un’eco globale…

«“With Italy, For Italy” è un progetto di grande valore culturale e sociale che nasce in un periodo in cui l’Italia sta affrontando una grave crisi dovendosi confrontare con sfide importanti. Il brand Lamborghini con questo progetto ha voluto dimostrare un atto di amore e gratitudine per il nostro Paese. Il progetto si tradurrà prima in un libro e poi in una mostra itinerante».

Com’è nata l’idea?

«E’ nata durante lo scorso lockdown, per guardare lontano, al rilancio del nostro Paese, come tradizionalmente ha sempre fatto la Casa di Sant’Agata Bolognese, un simbolo dell’Italia. Le foto, con i reportage realizzati in estate, coinvolgono i modelli della gamma Lamborghini più rappresentativi, dalla Sián Roadster alla Aventador Svj, al Super Suv Urus, all’agile Huracán fino ad alcune vetture storiche della Casa come Miura, Countach e Diablo. Diventeranno un libro a Natale e una mostra da far vedere quando per tutti noi sarà di nuovo possibile viaggiare e visitare musei».

Lo stop ai viaggi ha influito pure sui tuoi progetti sociali in giro per il mondo, che comunque continuano…

«E’ una fase in cui sei costretto, ma non è un aspetto del tutto negativo, a concentrarti sul concepire appunto nuovi progetti. Ed è ciò che sto facendo sia per impegni futuri di lavoro, ma anche per le associazioni di volontariato con cui ho sempre collaborato. Sul fronte charity ci sono nuove iniziative in itinere, tra cui una prossimamente per Roma».

Un comparto che risente molto dello stop attuale è quello della moda, che tu conosci bene: cosa ne pensi?

«La pausa nella moda potrebbe anche diventare propizia, superato questo duro momento che con il calo di produzione e quindi di vendite fa diminuire anche l’investimento pubblicitario. Il settore però doveva rallentare, stava andando troppo veloce, come Armani ha saputo ben dire e interpretare da subito in questa circostanza. Anzi, lui ha avuto pure le idee di comunicazione più interessanti. La tv resta un mezzo da non trascurare al cospetto del digital, perché comunque, a dire il vero, trovo noiosa la sfilata in streaming, anche se sembra oggi l’unica soluzione».

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