Notizie Locali


SEZIONI
Catania 24°

Catania

Catania, Ardita fuori dalla corsa per direzione Procura: «No a guerre di potere»

Il magistrato catanese ha utilizzato i social per commentare la sua esperienza

Di Laura Distefano |

Ha deciso di parlare alla città senza filtri. Utilizzando il mezzo social. Sebastiano Ardita, procuratore aggiunto etneo, ha commentato così le indicazioni arrivate mercoledì pomeriggio dalla V commissione per gli incarichi direttivi del Csm per il ruolo di procuratore di Catania. Indicazioni che hanno portato a un pareggio (3-3) sui candidati Francesco Puleio, collega aggiunto a Catania, e Francesco Curcio, procuratore di Potenza. Uno dei due prenderà il posto lasciato vacante dal procuratore generale di Catania Carmelo Zuccaro, al momento occupato – come reggente facente funzioni – dall’aggiunto Agata Santonocito.Ardita coordina negli uffici giudiziari di piazza Verga le indagini sulla criminalità organizzata di Ragusa e Siracusa, le inchieste patrimoniali sulle misure di prevenzione e guida il pool di pm del “codice rosso”,Prima di tutto il magistrato ha spiegato cosa l’ha spinto a scendere in campo per il ruolo: «Ho fatto la domanda per procuratore della Repubblica della mia città per dovere verso i cittadini e le tante persone che hanno creduto in me.

È un compito difficile, quasi velleitario, ma non mi sarei sottratto». Sull’esclusione, il commento ha un sapore quasi fatalista: «Il fatto di essere escluso subito dalla gara lo prendo come un segno della Provvidenza. Non litigherò col mio passato e non rinnegherò nessuno dei miei ideali e dei miei amici».Poi è il turno del grazie. «Voglio ringraziarvi per il vostro affetto per avermi sommerso di messaggi e di solidarietà. “Forse ti abbiamo danneggiatò mi è stato scritto” (il riferimento è al sit-in, ndr). Non lo so e non mi importa, perché mi avete riempito il cuore».

Alla fine l’elegante consapevolezza di chi conosce i nemici ma non vuole imbastire faide. «Ma invito tutti a non vestire la solidarietà con gli abiti sporchi di chi conduce guerre ingiuste. Guardiamo negli occhi chi ha provato a colpirci alle spalle e andiamo oltre; come è già accaduto, il tempo regolerà ogni questione. A noi spetta di agire con coerenza e umanità alle offese ricevute; deve interessarci il bene dei cittadini che si fidano di noi, non le guerre di potere. Noncuranti di ciò che farebbero altri e rispettosi delle istituzioni – conclude Ardita – prepariamoci quindi ad accogliere con serenità e fiducia chi sarà chiamato a svolgere questo compito così importante. Ed a svolgere il ruolo che siamo chiamati a ricoprire nella nostra città, fino alla fine e senza flettere di un millimetro».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA