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Turista scippata dopo l’arrivo in città

Turista scippata dopo l’arrivo in città si frattura il polso e fugge da Catania

Vacanza da incubo per una francese già tornata a casa

Di Concetto Mannisi |

Ma dove sta andando questa città? Quale deriva ha preso? Siamo sicuri, ad esempio, che da queste parti si voglia vivere di turismo? Oppure siamo tragicamente destinati solo ad avvitarci su noi stessi, sperando che domani sia migliore ma senza muovere un dito affinché domani sia migliore? Domande che sorgono spontanee a pochi giorni dall’aggressione dell’eccentrico turista olandese insultato e spintonato al lungomare da una banda di giovinastri che gli rimproverava – cosa che non è neanche certa, fra l’altro, ma poco importa, perché non è questo il punto – il suo essere gay.

Domande che si ripropongono, possibilmente con maggior forza, all’indomani di un’altra aggressione, questa volta a scopo di rapina, subita martedì sera da una turista francese. La signora, che era arrivata da Parigi appena nel pomeriggio, aveva preso alloggio nella zona di piazza Dusmet. Non faceva parte di un gruppo organizzato e così, giusto il tempo di una rinfrescata, è scesa in strada col marito per immergersi nella movida catanese, nel barocco del centro storico e, perché no, per riscontrare la nostra decantata simpatia e la nostra altrettanto decantata ospitalità. Purtroppo per lei, però, ha avuto modo di verificare ben altro: l’aggressività di uno scippatore, ad esempio; l’affollamento del pronto soccorso dell’ospedale Vittorio Emanuele; e, soltanto dopo le dolorose cure cui è stata costretta a sottoporsi, la gentilezza del personale del nosocomio cittadino, che ha organizzato una colletta per consentire alla signora di rientrare in albergo con un taxi.

Il raid dello scippatore pare sia scattato proprio in piazza Dusmet (la signora non parla italiano e non aveva particolari riferimenti, per i carabinieri, essendo appena arrivata), pochi metri dopo l’uscita dell’albergo: la donna, cinquantenne, è caduta violentemente a terra ed ha sbattuto il viso. Per lei numerosi punti di sutura e, soprattutto, una frattura scomposta ad un polso, che renderà necessario l’intervento chirurgico. E’ stato dopo avere appreso la notizia della frattura – ma riteniamo che, vista l’accoglienza ricevuta, la situazione non sarebbe cambiata neanche a fronte di una semplice contusione – che la turista e il marito, privi di biglietti aerei, documenti e denaro, hanno preso la decisione: via da Catania e immediato rientro in Francia per un intervento chirurgico ad opera degli specialisti ortopedici di casa. E a non rivederci mai più….COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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