A ovest operai e tecnici lavorano e proseguono le indagini tecniche nel sottosuolo di roccia lavica per rimuovere nel più breve tempo possibile il restringimento della rotatoria di Nesima, che se dovesse protrarsi produrrebbe sulla viabilità effetti ancora più nefasti, soprattutto in caso di peggioramento delle condizioni meteo. Il problema della circonvallazione, in caso di grandi (come questa) e piccole difficoltà, fino al banale tamponamento, è quello di essere una strada indispensabile, con poche o nessuna alternativa per l’ingresso e l’uscita dalla città, dove di conseguenza anche a centinaia di metri di distanza può valere il principio dei “vasi comunicanti”, ovvero corsie, rotonde e tornaindietro che non riescono a smaltire la pressione del traffico.
Quanto sta succedendo a Nesima, a causa del potenziale rischio cedimento della sede stradale della rotatoria sopra il tunnel della metropolitana, potrebbe creare in giornate invernali un lungo corto circuito aggravando la situazione della viabilità fino a ridosso del nodo centrale della circonvallazione, dove già non mancano valide e urgenti motivazioni per accelerare il più possibile i tempi. Siamo all’annosa questione del nodo Gioeni, ormai la “partita della vita”, secondo molti già perduta, per una città in difficoltà che prova a risollevarsi anche rimuovendo l’incubo che da oltre tre anni assedia migliaia di automobilisti. Sulla via Giuffrida Castorina, il cantiere della sospirata bretella a sud del nodo, contromisura al caos da attendere alla prova dei fatti in virtù del collegamento parallelo dall’ex Vulcania al sottopasso di via Vincenzo Giuffrida, tutto tace.
La bretella è già delineata, in stato avanzato, ma per completare l’opera, peraltro urgente, si è reso necessario un secondo appalto, per alcuni necessari interventi di sicurezza che non sono rientrati nel budget, un muro di contenimento di una quarantina di metri a protezione di un terrapieno, i marciapiedi e l’impianto di illuminazione, per un importo di circa 200mila euro. «Siamo in attesa di un parere della Ragioneria – spiega l’assessore ai Lavori pubblici Michele Giorgianni – i tempi saranno brevi, il sindaco stesso ha sollecitato il provvedimento». Di certo dopo il parere contabile serviranno i tempi necessari per l’iter della gara, e quindi dell’aggiudicazione dell’appalto previa valutazione delle offerte pervenute, insomma sarà il 2018, auspicabilmente nella fase iniziale, a “vedere” la nuova bretella in funzione, col conseguente responso sul nuovo assetto della viabilità.
I lavori invece procedono nell’altro cantiere, sotto il muro del parco Gioeni. «Opere idrauliche e caditoie sono state ultimate – afferma l’assessore – dunque lo smaltimento delle piogge è già garantito, con moderato ottimismo possiamo prevedere entro l’anno la conclusione dei lavori».
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