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L’“infinita” Ss640, «lavori a rilento contratto sul filo»

Di Giuseppe Scibetta |

Caltanissetta. «I lavori per il completamento della ex scorrimento veloce Agrigento-Caltanissetta-A19 non proseguono così come previsto e concordato: di fronte ai molteplici impegni disattesi l’ipotesi della rescissione del contratto con la “Cmc” a questo punto diventa sempre più concreta poiché risulta l’unico modo per tutelare gli interessi della Sicilia e per imprimere una svolta a un cantiere ancora esanime»: è quanto ha fatto sapere ieri Marco Falcone, assessore regionale alle Infrastrutture ed alla Mobilità in Sicilia, dopo una videoconferenza tenuta con l’amministratore delegato dell’Anas Massimo Simonini e di tutti i direttori dell’azienda durante la quale sono state valutate tutte le criticità ancora esistenti sulla ex 640.

Nella stessa occasione con lo stesso Simonini ed i suoi collaboratori è stata concordata la data del prossimo 30 aprile come ultimo giorno per fare il punto sulla situazione e valutare quali provvedimenti potranno essere adottati. Più esplicitamente è stato concordato che «se l’opera rimarrà nella stasi attuale l’Anas avvierà la rescissione del contratto». «Ci siamo pure concentrati anche sulla statale 121 Agrigento-Palermo – ha fatto sapere l’assessore regionale – opere che viene definita come “l’esempio lampante” della lentezza delle grandi opere in Sicilia ed al Sud. Purtroppo, in termini di produzione, non sta pagando la scelta di dividere l’opera a sette affidatari. Si resta infatti ben lontani dalla soglia di almeno 6 milioni di lavori al mese, necessaria per chiudere nei giusti tempi l’opera. Anche su questo cantiere strategico, abbiamo chiesto all’Anas di lavorare per alzare i ritmi, spingendo le imprese a portare in campo il necessario numero di uomini e di mezzi a lavoro. Nei prossimi giorni saremo nuovamente in sopralluogo sui cantieri della Ss121».

Frattanto siamo in presenza di un out-out definitivo da parte del rappresentante del Governo regionale nei confronti della “Cmc” (Cooperativa muratori e cementisti) di Ravenna per come stanno andando le cose sulla ex scorrimento veloce 640: «Il ritmo dei lavori attuali sostenuto dall’impresa ravennate – dice l’assessore Marco Falcone – è inammissibile e sicuramente non possiamo tollerare tutto questo; e su questo atteggiamento c’è ora la massima condivisione con i responsabili dell’Anas. La ex scorrimento veloce 640 è stata avviata nel 2008 ed ancora sono da completare quelli che sono i tre lotti più importanti, e cioè la galleria “Sant’Elia-Caltanissetta nord” per la quale devono essere completati i lavori di messa in sicurezza e definizione, il viadotto “San Giuliano” che deve essere ancora abbattuto e rifatto ex novo con una sola campata, ed infine il raccordo previsto nella valle dell’Imera che collegherà l’autostrada Palermo-Catania con la stessa 640. Queste sono opere che da sole valgono 90 milioni di euro e che richiedono un certo tempo per essere definite: dal 2019 siamo sostanzialmente fermi e l’opera è ancora là …».

Ma c’è stata la crisi economica della “Cmc” che ha rischiato il fallimento e poi non è stato così semplice la ripresa delle attività lavorative dove erano state sospese e cioè nel tratto che da “Grottarossa” arriverà sino all’autostrada Palermo-Catania …

«Il raddoppio della 640 doveva essere completato entro il settembre del 2018 – ricorda l’assessore Marco Falcone – ed ora la prossima data per il completamento dell’opera è slittata per la fine dell’anno 2020: ma i lavori vanno a rilento, e c’è una altro aspetto grave che non va dimenticato, e riguarda quello dell’utilizzo di 450 milioni di euro che ci sono stati dati dall’Unione europea e che dovranno essere restituiti se l’opera non sarà completata entro i termini stabiliti. Un tempo tutto sommato molto esiguo se si continuerà a lavorare con questo ritmo. Ed è un rischio che non possiamo correre, ed è per questo che, se necessario, arriveremo alla rescissione del contratto con la “Cmc” e con l’affidamento dei lavori ad un’altra impresa in grado di completare l’intera opera nei tempi utili …».

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