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Borsellino choc in un breve video: «Che senso ha la scorta di mattina per poi poter essere ucciso a sera?»

Di Redazione |

ROMA – «Che senso ha essere accompagnato la mattina per poi essere libero di essere ucciso la sera?». A domandarlo è Paolo Borsellino davanti alla Commissione antimafia di allora, in un breve video proiettato oggi in Senato e che fa parte di una serie di documenti che sono stati desecretati. Il magistrato lamenta di avere la scorta solo la mattina, per mancanza di autisti giudiziari; lamenta anche la mancanza di segretari e dattilografi «ne abbiamo bisogno per tutto l’arco della giornata», spiega.

«In questi video vediamo un Paolo Borsellino arrabbiato, non ce la fa a portare avanti il lavoro, è troppo e il magistrato non riesce a gestire un numero di procedimenti troppo elevato. Quanto sarebbe necessario che la magistratura avesse la possibilità di curare la qualità, se vogliamo affrontare la mafia e la corruzione bisogna dedicarsi a tempo pieno e non si può rimanere sommersi. Il ministro della giustizia sicuramente provvederà con una serie di provvedimenti» ha detto il procuratore nazionale antimafia, Federico Cafiero De Raho alla conferenza stampa sulla desecretazione degli atti della Commissione antimafia dopo la proiezione di alcuni video del magistrato Borsellino in audizione in antimafia.

Paolo Borsellino nella seduta della Commissione nazionale antimafia, prima di essere ucciso, denunciò a Palazzo San Macuto la “gravità dei problemi, soprattutto di natura pratica, che dobbiamo affrontare tutti i giorni”, “sottolineando soprattutto che con il fenomeno della gestione dei processi di mole incredibile, perché un solo processo è composto da centinaia di volumi e riempie intere stanze, è diventato indispensabile l’uso di attrezzature più moderne di queste rubriche e degli appunti».

«Dobbiamo avere garantita la presenza degli autisti giudiziari per tutto l’arco della giornata. Di pomeriggio c’è una sola macchina per quattro magistrati e sistematicamente vado con la mia macchina personale ed esco alle 21 o alle 22 per tornare a casa» ha detto nella denuncia Paolo Borsellino. «Nonostante la mattina con strombazzamenti il magistrato viene accompagnato in auto poi il pomeriggio non lo può più fare», dice. E davanti al deputato che gli parla di “libertà” di andare con la propria auto replica: «La mia libertà la riacquisto ma poi sono libero di essere ucciso la sera…».

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