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Ars, la manovrina passa con i voti dell’opposizione: raddoppiati fondi per gli allevatori

Nove i deputati presenti che non hanno votato, ma la cui permanenza in Aula è stata fondamentale per mantenere il numero legale

Di Redazione |

Il piano della maggioranza di fare mancare il numero legale dopo avere capito che per le assenze tra il centrodestra non c’erano le condizioni per fare passare il disegno di legge come era stato esitato in commissione Bilancio, è fallito. E così alla fine la manovrina passa in Aula grazie ai voti di Pd, M5s e Sud chiama Nord che con alcuni emendamenti, approvati col voto contrario di maggioranza e governo, avevano smontato il testo che ha ottenuto 23 voti favorevoli (un astenuto) su 33 parlamentari presenti. A favore hanno votato anche alcuni deputati del centrodestra: Alessandro Aricò (FdI), Giorgio Assenza (FdI), Giuseppe Catania (FdI), Dario Daidone (FdI), Riccardo Gennuso (Fi). Nove i deputati presenti che non hanno votato, ma la cui permanenza in Aula è stata fondamentale per mantenere il numero legale.

Prima del voto finale un emendamento del Pd appoggiato da M5s e ScN, in particolare, ha raddoppiato i fondi per gli allevatori, dai 5 del testo base a 10 milioni, mentre l’assessore alle Infrastrutture, Alessandro Aricò, aveva messo sul piatto 2,3 milioni di euro in più ma la proposta non ha retto in Aula. Fallito anche il tentativo di Aricò di riesumare la norma per la ricapitalizzazione dell’Ast che era ieri era stata stralciata ieri dal testo dalla conferenza dei capigruppo e che il governo ha cercato di riproporre dopo che in Parlamento nel pomerigigo è arrivata la notizia che i sindacati hanno organizzato un presidio permanente dei lavoratori.

«Una maggioranza che pensa solo alla campagna elettorale attraverso slogan e poi quando bisogna intervenire sul comparto agricolo si tira indietro. Il lavoro di oggi dimostra che le opposizioni hanno a cuore con grande senso di responsabilità il bene della Sicilia», dicono Ismaele La Vardera (ScN), Michele Catanzaro (Pd) e Roberta Schillaci (M5s).«In aula – aggiungono – grazie al lavoro di squadra di Sud Chiama Nord, Pd e M5s al comparto zootecnico vanno 5 milioni in più per acquisto dei foraggi, che dunque raddopiano la somma a disposizione dato che il governo aveva stanziato solo 5 milioni. Sappiamo bene che si tratta di una somma insufficiente, ma quantomeno abbiamo evitato che si trattasse davvero di briciole».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA