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Ponte sullo Stretto, la Regione siciliana costretta a ridurre lo stanziamento previsto

Parte dei fondi che erano stati previsti per l'opera, serviranno invece per alcuni lavori pubblici già programmate dal precedente esecutivo regionale

Di Redazione |

Solo due mesi la Regione siciliana si era detto pronta a a investire oltre un miliardo di euro per cofinanziare la costruzione del ponte sullo Stretto di Messina. Ma adesso si vede costretta a revocare questa disponibilità. O quanto meno a ridurla. La giunta della Regione siciliana, riunita a palazzo d’Orléans, ha preso infatti atto all’unanimità che nell’attività di programmazione degli interventi del piano sviluppo e coesione (Psc) 2021-2027 in Sicilia dovranno essere inserite alcune delle opere già programmate dal precedente esecutivo regionale, nonché altri nuovi interventi di forte impatto economico e strategico. «Ciò potrebbe comportare una ulteriore riflessione sulla determinazione, al ribasso, dell’ammontare del contributo che la Regione siciliana dovrà destinare alla costruzione del ponte sullo Stretto di Messina», si legge in una nota della Presidenza.

La compartecipazione

Il governo Schifani aveva deciso di compartecipare, con una quota del 10 per cento, alla costruzione dell’infrastruttura che collegherà l’Isola alla Calabria. Il costo complessivo dell’opera è stimato in circa 12 miliardi di euro. La Regione avrebbe dovuto contribuire con un miliardo di euro provenienti da risorse della nuova programmazione del Fondo sviluppo e coesione (Fsc) 2021-2027, e con ulteriori 200 milioni frutto di economie relative a risorse nazionali per il ciclo 2014-2020 non ancora spese.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA