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Il concerto

Max Gazzè “strega” il Teatro Greco di Siracusa

Ultima data del mini tour di “Musicae Loci” che lo ha visto protagonista insieme all’Orchestra Jazz Siciliana

Di Monica Cartia |

“Una musica può fare/ salvarti sull’orlo del precipizio”, parafrasando l’artista di origini siciliane Max Gazzè che ieri sera ha regalato un live ricco di suggestioni ed emozioni. E quindi una musica può fare, può dare gioia, allontanare cattivi pensieri, regalare quell’istante che resterà nella memoria, collegare quella canzone ad un momento che troverà porto sicuro nel cuore.

Quella al Teatro Greco di Siracusa è stata l’ultima data del mini tour di “Musicae Loci” che lo ha visto protagonista insieme all’Orchestra Jazz Siciliana anche a Castellammare del Golfo e al Teatro Antico di Taormina. Il progetto musicale e culturale si muove tra i diversi generi musicali con quella capacità di coniugare l’anima avanguardista e quella pop.

Sicilia terra di storia, musica e arte accoglie la musica colta, elegante e versatile di Gazzè. Gli arrangiamenti curati da Max Dedo che lo ha accompagnato sul palco hanno vestito i testi di nuove sfumature che poi l’Orchestra Jazz Siciliana, fiore all’occhiello della nostra terra, composta da 17 elementi, ha ridisegnato colorandoli di atmosfere isolane.

“È la prima volta che vengo qui e sono felicissimo. I brani che sentirete fanno parte del mio repertorio, sono stati riarrangiati dal maestro Max Dedo. Ringrazio profondamente anche il maestro d’orchestra Domenico Riina con il quale è nata da subito una bella sinergia. Sentirete orchestrazioni diverse perché alla base di questo progetto c’è la sperimentazione. Nonostante il caldo sono un po’ impavido e ho anche indossato la giacca elegante vista l’importanza del luogo”.

(Foto di Franca Centaro)

Quasi due ore di musica colta, elegante, di nicchia. Influenzato fortemente da Franco Battiato ha declinato l’amore in tuttte le maniere possibili. Ironia, profondità e leggerezza. Questi gli ingredienti che da sempre caratterizzano i suoi testi con un occhio rivolto sempre al pop, riuscendo a coinvolgere e ad abbracciare diverse generazioni.

Il live inizia con “Also sprach Zarathustra” nella versione omaggio a The James Taylor Quartet per poi iniziare la lunga carrellata da “L’origine del mondo” a “Vento d’estate” passando per “Il timido ubriaco”, “Mentre dormi”, “L’amore non esiste”, “Cara Valentina” fino a “La favola di Adamo ed Eva” che diventa l’occasione per Gazzè di imbracciare il basso e improvvisare proprio come si presta a fare la musica jazz, intonando anche “Get up stand up” di Bob Marley. Le stelle stanno a guardare mentre pian piano la luna piena inizia a salire e i fan gliela fanno notare e resta incantato dalla bellezza. Il pubblico è attento, felice, batte le mani a tempo e dalle connessioni si lascia rapire dall’atmosfera orchestrale che rende il teatro ancora più bello vestendolo di una sacralità che dalla scena si espande verso la cavea. Un concerto unico, pensato appositamente per luoghi capaci di ricevere e restituire bellezza armonizzandosi con le note.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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