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Come migliorare l’esperienza del paziente, esperti a confronto a Palermo

Di Redazione |

PALERMO (ITALPRESS) – La Sala Mattarella di Palazzo dei Normanni, a Palermo, ha ospitato il Simposio Internazionale sulla Qualitá: “Improving Patient Experience: challenges and new trends”, organizzato da Irccs Ismett e Upmc. Nel corso del convegno, giunto alla sua terza edizione, esperti internazionali del settore si sono confrontati su come migliorare la patient experience, ovvero la percezione generale e la soddisfazione dei pazienti riguardo all’assistenza ricevuta. “I fattori determinanti della patient experience sono molteplici – spiega Angelo Luca, Ceo Ismett-Upmc – Innanzitutto, é importante fornire cure efficaci e sicure a pazienti che sono sempre piú informati. Si tratta di persone con aspettative, desiderose di essere al centro del processo di cura ed avere un’assistenza completa, non frammentata e piú personalizzata”. La pandemia ha evidenziato l’importanza di disporre di personale sanitario con competenze tecniche adeguate alle nuove esigenze. “Il coinvolgimento del personale nei confronti del proprio lavoro e della organizzazione – aggiunge Luca – é un altro elemento che ha un impatto significativo sulla patient experience, la qualitá del lavoro e il rendimento. Da due anni abbiamo attivato un programma per misurare e migliorare il coinvolgimento dei dipendenti”. “Negli ultimi 20 anni é cambiato completamente il rapporto tra medico e paziente – sottolinea Cinzia Di Benedetto, direttore sanitario Ismett -. Il paziente non é piú un beneficiario passivo delle cure ma una persona consapevole dei propri bisogni. Il paziente va quindi considerato come persona a 360 gradi e non solo come individuo che necessita di una terapia, questa é la vera sfida della Patient Experience”. Nel corso del Simposio si é parlato, inoltre, dell’importante ruolo dell’infrastruttura e delle tecnologie. “Da circa 1 anno collaboriamo con lo studio dell’architetto Piano per la nuova sede di Ismett a Carini – evidenzia ancora Luca -. Avere spazi adeguati per i pazienti, i visitatori e il personale sanitario, stanze di degenza confortevoli, che mantengono la privacy e la tranquillitá e riducono il rischio infezioni intraospedaliere aumenta la soddisfazione e garantisce un’assistenza sicura ed efficiente. A questo si aggiungono la natura e il verde che hanno un effetto positivo sulla salute fisica e mentale dei pazienti, aiutando a ridurre lo stress, la depressione e l’ansia e migliorando il sonno”. Durante i lavori del congresso, é stato evidenziato, infatti, come la progettazione dei processi e dei percorsi sanitari con la prospettiva del paziente é fondamentale per migliorare l’esperienza del paziente. Le tecnologie avanzate come gli ospedali intelligenti possono aiutare a migliorare la qualitá e l’efficienza delle cure. “La tecnologia – continua Luca – offre diverse soluzioni, ad esempio é possibile utilizzare sistemi di controllo degli asset, localizzazione in tempo reale del personale sanitario, del paziente e delle attrezzature evitando inutili perdite di tempo e aumentando la disponibilitá dei sanitari per il paziente, automazione delle prenotazioni, del check-in e check-out, sale operatorie intelligenti, manutenzione delle apparecchiature secondo il loro reale utilizzo e non secondo controlli periodici programmati, controllo dei consumi energetici, sistemi di navigazione e geonotificazione, e sistemi robotizzati per il trasporto dei farmaci e dei pasti. Tutto ció fa parte di ció che viene chiamato Smart Hospital, strumentale per migliorare la sicurezza, la qualitá delle cure e l’efficienza”. – foto xd6/Italpress – (ITALPRESS). xd6/fsc/red 27-Gen-23 15:10

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