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In Commissione Antimafia regionale

In Commissione Antimafia regionale tutti i «veleni» delle discariche catanesi

Il nodo degli impianti mottesi - uno attivo e uno ormai fermo

Di Giorgio Cicciarella |

CATANIA – Prosegue l’attività conoscitiva della commissione regionale Antimafia su atti amministrativi e documenti autorizzativi relativi all’utilizzo delle discariche. Ieri in seno alla commissione presieduta da Nello Musumeci l’audizione del sindaco di Misterbianco, Nino Di Guardo, sempre in trincea contro le discariche presenti sul confinante territorio di Motta Sant’Anastasia, in contrada Tiritì (impianto non più attivo) e in contrada Valanghe d’Inverno (in esercizio). Di Guardo ha rimarcato tutti i rilievi già mossi dalla commissione voluta dall’ex assessore regionale all’Energia Nicolò Marino. In particolare sarebbe emerso che la discarica di Tiritì era priva di autorizzazione già nel 1996. Contestato anche l’impianto di contrada Valanghe d’Inverno, Di Guardo ha attaccato Crocetta: «Il nostro lavoro non è finito. Finora è emersa una condotta omissiva e commistiva da parte dell’amministrazione regionale e di alcune amministrazioni prefettizie per favorire sogetti privati a scapito di interessi pubblici». La Oikos – società che gestisce le discariche mottesi – su tutti i rilievi mossi risponde di avere già dato «adeguate risposte».

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