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Lega Pro, Catania salvato dal palo a Matera: un punto travagliato

Di Giovanni Finocchiaro |

MATERA – Ci sono luci, ci sono ombre. C’è il Catania che gioca (e non benissimo) ma che resiste. Il Catania che rischia di beccarle e costruisce. Il Catania che sfiora il gol, ma becca un’espulsione e poi un rigore. Lo 0-0 in casa di un Auteri che alla fine abbiamo visto furibondo fuori dagli occhi di cronisti e tifosi, è da un lato una piccola impresa, ma dall’altro lascia scoperti alcuni punti oscuri di una squadra che a centrocampo non riesce a salire e non ha la stessa velocità degli avversari. Una squadra che ha un potenziale offensivo fuori dal comune eppure non segna.  Una squadra che lotta in inferiorità e non becca gol. Ci si deve lavorare con pazienza, ma il tempo è poco. Non c’è tempo, anzi. Il campionato è entrato nel vivo e le avversarie scappano, il Catania pareggia. Avrebbe anche potuto perdere.

 TATTICISMI. Il 3-4-3 di Auteri è la tradizionale scelta del tecnico di Floridia che irrobustisce le fasce per assicurare i rifornimenti al tridente offensivo in cui spicca il nome di Negro che dal Catania è sempre transitato senza mai fermarsi, se non durante qualche ritiro estivo. Il riferimento è Iannini che a centrocampo fa la differenza spingendosi fino a ridosso dell’area per ispirare o concludere. Il duello con Scoppa è di livello elevato. Rigoli cambia qualche uomo: dentro di nuovo Silva, fuori ancora Calil per far posto a Fornito che ora parte da centrocampo, ora si aggiunge a Paolucci e a Russotto nella linea d’attacco.

 DIAGONALI RESPINTE. Un quarto d’ora di scatti e tentativi, poi Paolucci (cross di Djordjevic) e Negro (da destra l’assist di Carretta) tentano di sbloccare una partita dai ritmi elevati. La mira non è esatta, anche se il rossazzurro aveva inquadrato lo specchio, ma la palla è deviata in angolo. Il Matera spinge fino a mandare alla conclusione Infantino (suggerimento di prima errato da parte di Scoppa). Pisseri devia in angolo salvando il Catania (20′) ripetendosi 4 minuti dopo sulla girata di Casoli. E’ il momento in cui il Matera prende il sopravvento sulla trequarti ma per eccessiva sicurezza, Negro appoggia a lato il piattone in quello che i nostri avi chiamavano un rigore in movimento.

 TROPPO BASSI. Rigoli aveva chiesto un Catania più alto e i movimenti che notiamo dalla panchina fanno comprendere a chiare lettere le sue richieste. Ma nella parte centrale del primo tempo è il Matera a cercare la marcatura beffandosi di un centrocampo che resta schiacciato e che non fa filtro come l’intensità della partita richiede. A 15’ dal riposo, Paolucci fugge sulla sinistra, ma il passaggio per Silva è troppo lungo. Uno dei rari allunghi di un Catania.

 RISCHIO DI RIGORE. Un passaggio sciagurato di Silva innesca il contropiede del Matera. Palla a Sartore, entrato sull’infortunato Carretta: ecco il fallo di Djordjevic che il Matera vede nettamente in area, mentre l’arbitro giudica fuori dal “box”. Il pubblico s’imbufalisce, i materani anche perché chiedono anche l’espulsione del laterale sinistro serbo. Pericolo scampato, perché la punizione dal limite viene calciata sulla barriera, ma anche questo errore individuale denota i limiti di un Catania che spesso si specchia troppo e non conclude.

 CENTROCAMPO LENTO. Il problema maggiore riguarda il centrocampo che non regge il ritmo impresso dal Matera. E nelle due fasi tutti vanno in difficoltà, anche quando si tratta di aiutare la fase difensiva. Un problema che Rigoli va a discutere nello stanzone con i suoi. Nella ripresa il Catania dà l’impressione di agire più in avanti sfruttando le fasce. Biagianti conclude fuori misura, Scoppa cerca i suggerimenti in profondità. I terzini si spingono più in avanti, ma il Matera chiude gli spazi. Esce finalmente Silva per Di Grazia che parte dalla mediana per aggiungersi agli attaccanti, se necessario.

 ROSSO FUOCO. Il fallo di Djordjevic su Sartore, uno che ha dato entrando dalla panchina, un grande contributo, lascia il Catania il 10 dal 20′ della ripresa. Fornito si abbassa diventanto il terzino, con Russotto più basso per accompagnare l’azione del compagno:un 4-2-3 che potrebbe non schiacciare il Catania eccessivamente. Per dare più freschezza alla manovra, Rigoli cambia Russotto e Paolucci con Di Cecco e l’esordiente Anastasi che cercano di alleggerire il peso di una fase difensiva che diventa pesantissima.

 IL RIGORE E IL PALO. Pisseri esce a valanga su Sartore, rigore che l’arbitro stavolta concede. La palla di Infantino calciata dal dischetto si infrange sul palo alla destra del portiere rossazzurro che viene graziato. Sul rimballo, il tempestivo intervento di Di Cecco mette fuori causa gli avversari. Il Matera impreca, ma deve anche riconoscere imprecisioni ed errori sotto porta in quantità industriale. Finisce una partita molto tesa e adesso i rossazzurri tornano a casa per battere l’Akragas e poi il Fondi. Sei punti in due gare interne: il bottino pieno è d’obbligo, altrimenti i pari lontano da casa saranno serviti a nulla.Il Catania esce dal campo di Matera con un punto, un punto sudatissimo guadagnato dai rossazzurri in giornata no. La squadra di Rigoli infatti non ha brillato e non ha quasi mai impensierito i padroni di casa, andati invece piùà volte vicini al vantaggio, soprattutto nel finale quando Infantino ha sbagliato un calcio di rigore graziando la squadra etnea.

Insomma un punto sicuramente guadagnato per i rossazzurri, rimasti in dieci al 21′ del secondo tempo per l’espulsione di Djordevic (doppia ammonizione), ma che non hanno certo fatto vedere di essere una squadra già pronta per il salto di categoria. Certo siamo ancora all’inizio, ma ci si aspettava qualcosa di più dalla squadra di Rigoli che aveva chiesto una partita spavalda, credeva nei tre punti, e invece ha visto una squadra rinunciataria e poco lucida nell’impostazione del gioco.

IL TABELLINO

MATERA (3-4-3): Bifulco sv; Mattera 6.5, De Franco 6.5, Ingrosso 6; Di Lorenzo 6, Armellino 5.5 (20′ st De Rose 6), Iannini 6.5, Casoli 6; Carretta 6 (34′ pt Sartore 7.5), Infantino 5.5, Negro 6.5 (31′ st Louzada 6). In panchina: D’Egidio, Scognamillo, Piccinni, Meola, Strambelli, Gigli. Allenatore: Auteri 7.

CATANIA (4-3-3): Pisseri 7.5; Nava 6, Gil 5, Bastrini 5.5, Djordjevic 4.5; Silva 5 (15′ st Di Grazia 6.5), Scoppa 5.5, Biagianti 5; Russotto 5 (30′ st Anastasi 5), Paolucci 5 (30′ st Di Cecco 5), Fornito 6. In panchina: Martinez, Bucolo, Calil, Barisic, De Santis, Piscitella, Mbodj, Sessa. Allenatore: Rigoli 6.

ARBITRO: Paolini di Ascoli Piceno 5.

NOTE: Spettatori 3.471 (di cui 1774 abbonati, incasso non comunicato). Terreno di gioco in buone condizioni. Espulso: al 21′ st Djordjevic per doppia ammonizione. Ammoniti: Djordjevic, Pisseri. Angoli: 11-2 per il Matera. Recupero: pt 1′ e st 4′. COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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