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Processo su lavori water-front, prescritto reato per imprenditore Indovina

Di Redazione |

CATANIA – La terza sezione penale del Tribunale di Catania, presieduta da Maria Pia Urso, ha dichiarato l’intervenuta prescrizione del reato di abuso d’ufficio contestato all’imprenditore Alessandro Indovina nel processo sui lavori di rifacimento del lungomare nel tratto piazza Europa-Rotolo, meglio noto come water-front. Il suo legale, l’avvocato Antonio Fiumefreddo, ha annunciato ricorso affinché venga «riconosciuta l’assoluta estraneità del mio assistito nel merito». «Indovina – ha sottolineato il penalista – è stato protagonista involontario di questa lunghissima vicenda, mentre dobbiamo prendere atto che ancora una volta Catania ha dovuto rinunciare ad un’opera, finanziata interamente da privati, che avrebbe fatto del nostro lungomare uno dei siti più belli in Europa arricchendo la città». Il Comune si era costituito parte civile col professore Giovanni Grasso.

I lavori, aggiudicati nel 2007 alla Alcalà Immobiliare, per un valore di circa 120 milioni di euro, non sono in realtà mai cominciati: le amministrazioni comunali che si sono succedute hanno dapprima richiesto delle modifiche e poi hanno revocato gli atti deliberativi. A seguito di quest’ultimi i giudici amministrativi, aditi dalla ditta aggiudicataria, hanno condannato il Comune a risarcire i danni, con un milione di euro, ritenendo illegittima la revoca.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA