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Dal bancomat alle bollette, dalla scuola al turismo: ecco come cambia il Dl Recovery

Multe per chi non accetta il Pos, nuova proroga per il mercato tutelato e piattaforma digitale per i bonus alcune delle novità

Di Paolo Cappelleri |

Dalle multe per chi non accetta pagamenti di qualsiasi importo con bancomat o carte di credito, allo studio del coding a scuola, dalla piattaforma digitale per accedere ai bonus pubblici al rinvio di un anno dell’uscita dal mercato tutelato dell’energia per le famiglie. Sono alcune delle novità introdotte nel dl Recovery, durante l’approvazione alla Camera del decreto per l’attuazione del Pnrr, che approda domani in Aula blindato dal voto di fiducia. Arricchito di norme anche sui commissari straordinari per le grandi opere, gli iter procedurali e gli ambiti idrici, il provvedimento consente di aggiungere nuovi tasselli agli attesi 51 target necessari per chiedere a Bruxelles le prossime risorse per il Pnrr. Un obiettivo a cui stanno lavorando tutti i ministeri, compresi quello del Lavoro e quello delle Infrastrutture e Mobilità sostenibili che, come annunciato da Andrea Orlando e Enrico Giovannini, hanno portato a termine praticamente la totalità dei loro compiti. 

Intano però consumatori e commercianti si sono divisi, soddisfatti i primi e critici i secondi, sulle sanzioni per chi insisterà a chiedere i pagamenti in contante: 30 euro più il 4% del valore della transazione, che si tratti di prodotti o servizi, anche professionali. È una piccola svolta anche l'introduzione a partire dalla scuola dell’infanzia del coding, per sviluppare il pensiero computazionale utile affinché i bambini possano fin da subito apprendere le basi della programmazione. 

Per i bonus pubblici, messi in campo dallo Stato, arriva un meccanismo di semplificazione che consentirà ai cittadini di ricevere il rimborso direttamente attraverso una piattaforma web. M5s e Pd hanno strappato una proroga di quattro mesi, fino al 30 aprile 2022, dei navigator che resteranno in capo ad Anpal Servizi, una misura di compromesso rispetto ai sei mesi a carico delle Regioni inizialmente proposto. Arrivano anche più risorse per le assunzioni nei comuni con l’obiettivo di recuperare i 70mila posti persi tra blocchi del turnover e spending review: 30 milioni consentiranno ai piccoli Comuni di dotarsi delle figure necessarie a realizzare i progetti del Pnrr mentre altri 67 milioni andranno ai sindaci del Sud per i contratti ad esperti e professionisti. Più facile assumere personale per lo staff anche per i sindaci delle città in deficit. Sempre sul fronte del lavoro si stanziano altri 100 milioni per il 2021 destinati al Fondo nuove competenze per la formazione, e altrettanti vanno al turismo anche se in 4 anni. Dieci i milioni invece che serviranno ad aiutare i ristoratori rimasti chiusi a causa del Covid.

I deputati hanno poi approvato un meccanismo che consente di accentrare il potere nelle mani dei commissari e dei presidenti di Regione ogni qual volta occorra prendere decisioni sulle grandi opere e hanno dato il via libera a una riforma del servizio idrico, volta ad attenuare la polverizzazione del settore. Per accelerare i processi penali, entro il 31 gennaio di ogni anno i capi degli uffici giudiziari dovranno redigere un programma per determinare, i criteri di priorità nella trattazione dei procedimenti pendenti. 

Novità anche per i debiti degli imprenditori: arriverà il programma informatico per la sostenibilità del debito e l'elaborazione di piani di rateizzazione automatici. Per indebitamenti fino a 30mila euro, lo strumento di composizione negoziata per la soluzione delle crisi d’impresa prevede che il programma, una volta giudicato sostenibile il debito, elabori un piano di rateizzazione. 

Nelle modifiche approvate c'è spazio un po' per tutto: vengono stanziati 18,4 milioni per i prossimi due anni per l'Agenzia industrie difesa e 600 mila euro serviranno per aprire le porte di Mef e Ragioneria a tre contratti di consulenza. Infine spunta anche un credito di imposta all’80% su alcune delle spese sostenute dai parchi acquatici e faunistici. COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA