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Incendi, Messina accerchiata dalle fiamme: evacuate case e Università

Di Salvatore Pernice |

MESSINA – Una città quasi completamente accerchiata dal fuoco e dal fumo. E’ l’inferno che da oltre 30 ore si è materializzato a Messina dove ben 14 incendi sono divampati sulle colline che sovrastano le abitazioni. La situazione più a rischio è in contrada Catanese, nella zona nord, per la quale l’unità di crisi attivata in Prefettura ha ordinato evacuazione degli abitanti. Vigili del fuoco, Forestale e Protezione civile sono all’opera dalla mattinata con l’aiuto di tre canadair che stanno cercando di circoscrivere gli incendi. Dopo pranzo sgomberata la cittadella universitaria dell’Annunziat, le fiamme hanno raggiunto l’area del maneggio dell’Ateneo e della facoltà di Veterinaria. Chiusa la galleria di collegamento tra Giostra e Annunziata. Altri incendi gravi a Mili San Pietro, nella zona sud, e ad Alì.

 

A causa di quest’ultimo rogo chiusa per alcune ore l’autostrada Messina-Catania in entrambe le direzioni di marcia tra i caselli di Messina Tremestieri e Roccalumera con problemi di traffico anche sulla strada statale. All’altezza della galleria Caccamo, sull’A18, un incidente è avvenuto con le auto incolonnate a causa del fumo dell’incendio. Il bilancio è di due feriti, di cui una donna incinta. L’autostrada è stata riaperta nel pomeriggio intorno alle 18.30.

Gli incendi hanno anche distrutto parecchi pali della luce togliendo la corrente elettrica alle pompe che servono i serbatoi dell’Azienda Acqua: in molti centri collinari non arriva l’acqua. E nel pomeriggio nella zona Nord della città sono stati segnalati anche distacchi dell’energia elettrica. In città l’aria è davvero irrespirabile e dalle colline arriva una pioggia di cenere che si sta depositando su strade e abitazioni. 

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Presso la Prefettura di Messina è stata attivata l’Unità di Crisi che ha aggiornato da poco la situazione degli incendi. Dopo oltre 30 ore di lavoro i vigili del fuoco sono riusciti a limitare gli incendi attorno alla città, ma rimangono alcuni focolai, lontani dal centro abitato, nelle zone di Monte Ciccia, Monte Carbonaro e contrada Serro a Villafranca. In contrada Catanese sono rientrate le cinque persone che erano state evacuate. In tutte le zone interessate ci sono presidi anche di carabinieri, polizia e polizia municipale.  Stanotte le squadre di terra continueranno a tenere sotto controllo i focolai. Nel pomeriggio il Comune aveva evacuato studenti e animali dalla Facoltà di Veterinaria dell’Università e i residenti in alcune palazzine a ridosso di Contrada Catanese.  Anche la facoltà di Lettere è stata sgomberata. La Prefettura ha ordinato lo sgombero della Cittadella universitaria, avvolta da fiamme e fumo, e sono stati trasferiti anche gli animali della clinica veterinaria, già sfollati ieri sera e tornati in mattinata. Le attività didattiche e di ricerca sono state sospese e riprenderanno nel momento in cui la situazione sarà normalizzata.

«L’autocombustione non esiste, abbiamo la certezza che dietro questi atti ci sia la mano dell’uomo, che causa danni irreparabili e rischi incalcolabili», ha detto  il sindaco di Messina Renato Accorinti sugli incendi che stanno devastando le colline attorno alla città. «Mi auguro che si prenda coscienza della gravità di tali comportamenti. Posso intanto assicurare la cittadinanza sulla tempestività degli interventi e sull’attività di prevenzione che, con forte impegno dell’Amministrazione, ha fatto grandi passi avanti. Sono già stati finanziati progetti per diversi milioni di euro per i torrenti, per l’erosione delle coste e per altri temi relativi alla prevenzione. Per quanto possibile, poichè non si tratta di eventi prevedibili, il cittadino deve sentirsi protetto e l’Amministrazione lavora in questa direzione. Tuttora – continua – gli interventi della Protezione Civile, d’intesa con Azienda Forestale, Vigili del Fuoco e Volontariato, sono stati immediati; esiste un’organizzazione collaudata che lavora con serietà e professionalità per il bene della collettività evitando sicuramente conseguenze peggiori».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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