Ore drammatiche
Esplosione in via Galermo, un ferito in codice rosso ma niente vittime. Il sindaco: “Strage evitata, un miracolo”
Il boato intorno alle 19 in un'area dove da due ore erano presenti vigili del fuoco e tecnici del gas: tre di loro sono rimasti feriti nell'esplosione, così come un dirigente tecnico del Comune. Feriti due operatori del 118. Si cerca un ragazzo straniero. Trantino: "Solo 30 le persone a cui daremo alloggio in emergenza"
Mancavano pochi minuti alle 19 quando una fortissima esplosione ha fatto crollare due palazzine in via Galermo a Catania, all’incrocio con via Fratelli Gualandi e a pochi metri dall’incrocio con viale Tirreno: il bilancio provvisorio è di 14 feriti, di cui 3 tecnici di “Catania Rete gas”, un dirigente tecnico del Comune e due operatori del 118. Si ha notizia di un solo disperso, un ragazzo straniero: non si sa se sia sotto le macerie delle due palazzine crollate, o semplicemente se fosse fuori casa. Sette dei feriti sono stati portati al vicino policlinico Rodolico, uno al Garibaldi centro e quattro al Cannizzaro, tra cui una donna di 66 anni in gravi condizioni a causa delle ustioni. Un’altra donna ha riportato un trauma cranico e sarà trasferita nel reparto maxillo facciale dell’ospedale San Marco.
“Fuga di gas”, esplosione durante i lavori di verifica
Sul posto l’intervento dei Nuclei Speciali NBCR dei Vigili del fuoco che hanno confermato: “La causa è una fuga di gas dalla rete cittadina in via Galermo”. La fuga di gas si sarebbe verificata durante i lavori in corso in una delle palazzine, e i vigili del fuoco e i tecnici di “Catania rete gas” erano già in azione dalle 17 circa, provvedendo anche a chiudere la strada alla circolazione. Sono state attivate unità cinofile, mezzi di movimento terra e personale da tutta la Sicilia e dalla Calabria, mentre nella ricerca del disperso stanno operando anche le squadre speciali USAR (Urban Search and Rescue) dei vigili del fuoco. Costituita inoltre in prefettura a Catania anche l’unità di crisi con rappresentanti del Comune, della Protezione civile e delle associazioni di volontariato. Le persone evacuate dalla zona sono almeno 150, oltre ai degenti, almeno una cinquantina in totale, delle vicine strutture di assistenza: una casa di riposo e L’Opera diocesana di assistenza (Oda). Per evitare il pericolo di innesti involontari di nuove esplosioni, sono state disattivate dai vigili del fuoco le linee elettriche in tutto il circondario. Le motivazioni che hanno portato all’esplosione sono però ancora da accertare. “Con ogni probabilità il gas si è infiltrato in un appartamento saturandolo, e con l’elettricità c’è stata la detonazione“, ha dichiarato in serata il presidente di Catania Rete gas Todaro.
Il sindaco: “Solo un ferito grave, quasi un miracolo”
“Rispetto a quel che temevamo finora è andata bene. C’è solo una persona dispersa, con il telefono staccato. E c’è solo un ferito in codice rosso, un miracolo per la strage che poteva accadere. Ora si sta ampliando l’area di sicurezza, chiudendo le valvole del gas. Tutti, da Catania Rete gas ai soccorritori, stanno facendo un grande lavoro”, ha detto in tarda serata il sindaco di Catania Enrico Trantino. Che informa anche del numero delle persone evacuate a cui trovare una collocazione: “Sono circa una trentina, gli altri sono già stati ospitati da familiari”. Salta quindi l’ipotesi di accogliere un grande numero di sfollati in strutture come il centro fieristico Le Ciminiere o il palazzetto dello sport di piazza Spedini: “era stata ipotizzata una cifra per fortuna fortemente esagerata, 1.500 persone”, ha detto Trantino.
Le fiamme e la fuga viste dal vicino centro d’assistenza
La strada era già interdetta al traffico veicolare dalle 17,30 circa e sulla perdita stavano operando anche due squadre dell’azienda che gestisce la rete del gas per ricercarne l’origine. Poi, intorno alle 19, due boati, con il secondo violentissimo che ha causato i crolli. Esplosioni di tombini nella zona sono state segnalate anche successivamente. Secondo quanto riferito da Santo Nicosia, direttore dell’Opera diocesana di assistenza che ha una sede, villa Francesca, a pochi metri dal luogo dell’esplosione, la forte puzza di gas è stata notata e segnalata già poco prima delle 17. “Alle 17:45 decidiamo di evacuare il piano superiore per la puzza di gas. Alle 18:50 circa ci stavamo preparando per evacuare la struttura. Poco dopo una piccola esplosione, appena avvertita. Ne segue subito dopo una violentissima. Riuniamo nell’ala opposta alle esplosioni pazienti, terapisti e personale. I parenti dei pazienti, che si trovavano fuori, entrano in struttura per il terrore. Riusciamo a farli allontanare dalla zona del pericolo, fiamme e fumo erano adiacenti al cortile. Dopo aver controllato tutti, li abbiamo indirizzati dal lato esterno, più sicuro della struttura. Ora i pazienti sono stati tutti ricollocati in altre strutture”. L‘edificio dell’Oda ha subito alcuni danni visibili come la rottura di molte finestre, e resterà chiuso domani per accertamenti.
I residenti: “Sembra una scena di guerra”
Secondo un residente della zona, che ha anche registrato un video, quello che si è trovato davanti “è uno scenario di guerra”. Uno stupore condiviso dai tanti altri che si sono riversati subito dopo l’esplosione in strada dopo i boati, e ritrovatisi davanti alla devastazione. “Avevamo sentito puzza di gas fin dal pomeriggio, ma quando sono uscito in strada per vedere cosa fosse successo ho visto le fiamme altissime”, racconta Francesco. “Abito in via Sebastiano Catania, poco distante, mi sono accorta appena del boato. Poi ho visto ambulanze e vigili del fuoco, ho letto le notizie, sono scesa a vedere. Poi sono tornata a casa ed è mancata anche la luce. E sono di nuovo qui. Non immaginavo una devastazione simile, spero non ci saranno vittime”, racconta Agata a pochi metri dal luogo dell’esplosione.
Catania Rete gas: “Esplosione durante le nostre operazioni”
“Intorno alle 19 di oggi una nostra squadra, composta da tre uomini e da un ingegnere dirigente tecnico del Comune sono interventi nell’area tra via Galermo e il viale Tirreno nel quartiere di Trappeto Nord in seguito ad alcune segnalazioni da parte dei residenti della zona che avvertivano un forte odore di gas. Nel corso delle operazioni c’è stata la terribile esplosione della palazzina con il materiale edilizio che ha investito l’intera squadra di Catania Rete Gas. Con ogni probabilità il gas si è infiltrato in un appartamento saturandolo, e con l’elettricità c’è stata la detonazione“. Lo afferma il presidente di Catania Rete Gas, Gianfranco Todaro, sull’esplosione. I tre operai e l’ingegnere sono stati immediatamente soccorsi e trasportati all’ospedale Policlinico, non sono in pericolo di vita. Sul posto ci sono altre squadre di «Catania Rete Gas» che hanno già provveduto alla chiusura della rete per interrompere la fuoriuscita del gas.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA