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Ragusa, auto in fiamme a Ibla: sentito il ventottenne accusato di incendio doloso

Al via il processo con il rito ordinario. Escussi i primi quattro testimoni: tre vicina di casa e il maresciallo dei carabinieri che ha condotto le indagini

Di Salvo Martorana |

Al via il processo con il rito ordinario per il ventottenne ragusano accusato di un incendio doloso ad Ibla. Davanti al giudice del Tribunale di Ragusa, Francesco Paolo Pitarresi, sentiti tre vicini di casa ed il maresciallo dei carabinieri di Ibla che ha condotto le indagini. I lavori sono stati aggiornati al 20 giugno per gli ultimi testi citati dalla Procura.Lunedì il giudice delle udienze preliminari del Tribunale di Ragusa, Gaetano Dimartino, ha condannato gli altri imputati: due gelesi di 23 e 28 anni accusati dell’incendio, sempre nella città antica, di un’auto Opel Meriva. Con l’abbreviato hanno rimediato la pena pari a 2 anni e 8 mesi di reclusione ciascuno, oltre a una provvisionale di 5.000 euro per ciascuna delle due parti civili assistite dall’avvocato Giovanni Mangione. Risarcimento da quantificarsi in sede civile. Il Gup ha accolto le richieste del pm Monica Monego. Il terzo imputato, difeso dall’avvocato Enrico Platania, ha scelto l’ordinario. L’incendio doloso risale al 17 luglio dell’anno scorso ed ha distrutto l’auto parcheggiata oltre ad avere danneggiato l’immobile vicino. Tre mesi dopo l’episodio, i carabinieri di Ragusa sono riusciti a fare luce su quanto accaduto.

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