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Falcone: inaugurato museo MuST23 nella ex stazione di Capaci

Alla cerimonia il Procuratore De Lucia, Pietro Grasso e Pif

Di Redazione |

PALERMO, 23 MAG – Centinaia di persone hanno assistito ieri sera nell’ex stazione ferroviaria di Capaci all’inaugurazione di MuST23, il museo che ospita in cinque container, sale immersive con visori e realtà virtuale; monitor per ascoltare le parole di Giovanni Falcone; la mostra fotografica dell’ANSA su Falcone e Borsellino e il polo di fruizione culturale permanente e bookstore curato da Feltrinelli. Dario Riccobono, direttore responsabile di MuST23, ha sottolineato il suo essere profondamente uno “spazio di fruizione culturale permanente al servizio della comunità di Capaci e non solo”. La serata ha visto tra gli ospiti, il regista e autore Pif, l’attore e regista teatrale Davide Enia, il procuratore di Palermo Maurizio de Lucia, lo storico John Dickie, l’attrice Daria D’Aloia, ha moderato il giornalista Rai, Salvatore Cusimano. Tra il pubblico, l’ex presidente del Senato, il magistrato Pietro Grasso e il procuratore della Repubblica di Patti, Angelo Cavallo. “Al mafioso non devi chiedere neanche un bicchiere d’acqua, piuttosto si muore di sete – ha detto Pif -. Tutta la mentalità mafiosa va respinta, anche nelle sue sfumature più leggere; nella vita di tutti i giorni è difficilissimo essere impermeabili, ma ce la dobbiamo fare”. “E’ un momento in cui si afferma la legalità senza gli strumenti della repressione – ha sottolineato il procuratore Maurizio De Lucia che ha firmato con Salvo Palazzolo “La cattura” (Feltrinelli) – c’è qui una libreria che vale molto di più di una caserma o di un commissariato. Se c’è più spazio per la legalità, ce n’è meno per le mafie”. L’ex presidente del Senato, il magistrato Pietro Grasso ha voluto indossare i visori per la realtà virtuale di MuST23, per “entrare” in autostrada dopo l’esplosione, ascoltare testimonianze, guardare immagini di repertorio. Un’esperienza che lo ha visibilmente commosso. “Non avevo mai visto il cratere così vicino, è come se fossi io sull’orlo – ha spiegato – . Si riapre una ferita terribile, io sarei dovuto essere su quella macchina; ricordo di aver pensato, mentre correvo in ospedale, ‘ci sono voluti centinaia di chili di esplosivo per fermarti, Giovanni'”. Il museo aprirà al pubblico dal 3 giugno, la libreria Feltrinelli ha già aperto ieri. MuST23 è un progetto di Addiopizzo Travel e Capaci No Mafia con la direzione artistica di Davì Lamastra, finanziato da Invitalia, Legacoop, CoopFond, Fondazione Pico, Google.org e Banca d’Italia, con il gratuito patrocinio del Comune di Capaci. Rai e ANSA hanno dato accesso ai loro materiali d’archivio.

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