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Catania, fusione Amt-Sostare entro il 2020. Bellavia: «Vantaggi per entrambi»

Di Giuseppe Bonaccorsi |

Catania – Fusione con la Sostare per garantire tutto il settore della mobilità e i lavoratori di entrambe le società Sostare e l’Amt, e portare avanti quel progetto di accorpamento e risanamento delle Partecipate, con l’obiettivo, finalmente di renderle autonome e capaci di produrre utili e fugare, così definitivamente, quella immagine di inutili carrozzoni che per decenni hanno caratterizzato l’universo di queste società pubbliche collegate al Comune. Di questo e di altro si è discusso (ed è stato stilato un interessante documento), all’assemblea dei soci di Amt, al quale hanno partecipato oltre che il presidente dell’azienda trasporti, Giacomo Bellavia, anche il vicesindaco e assessore al Bilancio e alle Partecipate, Roberto Bonaccorsi su delega del sindaco.

In sintesi gli obiettivi che il socio proprietario si è dato, di concerto con la dirigenza dell’Amt, sono quelli del risanamento, partendo da precisi “paletti” che prevedono anche una leggera diminuzione dei chilometri percorsi, operazione che è possibile anche grazie all’accorpamento di alcune linee, garantendo però allo stesso tempo lo stesso servizio offerto alla cittadinanza sino a pochi mesi fa. Secondo questa intesa nel 2019, 2020 e nel 2021 il numero dei chilometri percorsi passerà dai 7.500.000 previsti per il 2019 (con un contributo economico da parte della Regione di 13.364.250 euro) a 7.200.000 km del 2020 (con una diminuzione del contributo a 12.829.680 euro) e per il 2021 sempre a 7.200.000 km (con un contributo leggermente diminuito a 12.456.000 euro). Inoltre un altro passaggio importante per il contenimento della spesa verrà dalle integrazioni e agevolazioni tariffarie, mentre per quanto riguarda il personale l’attenzione si sposta su precisi obiettivi. Innanzitutto lo sblocco della graduatoria con l’assunzione a partire da questo mese dei primi 40 autisti previsti sarà utile per garantire il servizio anche nei prossimi anni in cui sono previsti diversi pensionamenti di autisti. E’ stato fatto notare dalla dirigenza della società che il ricorso all’assunzione di nuovi autisti consentirà anche di diminuire le prestazioni straordinarie del personale viaggiante ancora in organico che tra l’altro ha una busta paga più consistente rispetto al personale neo assunto.

Oltre alla riduzione dei costi del personale l’azienda punterà alla riduzione dei costi di manutenzione dei bus attraverso l’entrata in servizio di nuovi mezzi oltre agli 8 già in servizio dallo scorso luglio. E infatti entro ottobre di quest’anno all’Amt arriveranno altri 19 mezzi nuovi di zecca ai quali nel primo trimestre del 2020 se ne aggiungeranno altri 44. Altri risparmi si otterranno dalla definizione di accordi transattivi con i fornitori e dalla rottamazione dei debiti previdenziali e fiscali.

Sul piano della riduzione dei trasferimenti il Comune ha confermato l’orientamento dei tagli annunciati di un mln per il 2019, 1,7 milioni per il 2020 e di due milioni per il 2021. Ma è chiaro, come è stato detto anche dallo stesso presidente Bellavia che «l’ulteriore consolidamento dei risultati esposti sia sul piano economico e finanziario – potrà essere raggiunto mediante l’operazione della fusione con la Sostare che si prevede possa essere definita entro il 2020, in esecuzione della deliberazione del consiglio comunale n.42/2018». Secondo questo preciso obiettivo il Comune e l’Amt intendono conseguire sostanziali vantaggi per entrambe le società, sotto diversi aspetti tra cui, in particolare, il contenimento dei costi aziendali, con l’eliminazione dei fitti passivi, l’“internalizzazione” di diversi servizi e la razionalizzazione dell’impiego del personale. Inoltre sarà possibile l’efficientamento della gestione unica dei parcheggi scambiatori e di quelli su strada nonché la possibilità per il Comune di potere attuare una compiuta politica della sosta mediante una unica società partecipata in grado di coniugare le esigenze di mobilità sostenibile con quelle della viabilità privata.

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