Notizie Locali


SEZIONI
Catania 18°

Arte e Cultura

“Sinopie. L’energia e lo spirito”, i dipinti di Emiliano Alfonsi in mostra al Museo regionale Riso di Palermo

Di Redazione |

L’energia che l’arte può sprigionare, lo spirito che ogni opera porta con sé e trasmette a che le osserva: “Sinopie. L’energia e lo spirito” è la personale di Emiliano Alfonsi a cura dello storico d’arte Carmen Bellalba che dal 19 luglio – l’inaugurazione è in programma alle 18 – al 18 agosto sarà allestita al Museo regionale Riso di Palermo. 

Una mostra itinerante, che toccherà anche Agrigento e Caltagirone, che permette di conoscere l’opera straordinaria dell’artista romano nato nel 1980: «una pittura artistica», la sua, così come la definisce la curatrice Carmen Bellalba, con una serie di ritratti realizzati con una tecnica pittorica che colpisce e affascina: è la tecnica della pittura all’uovo del 1400, con la realizzazione dei pigmenti, dalle polveri ai supporti, alle tavole di legno, allo spolvero e alle dorature. 

Tutti passaggi che portano indietro nel tempo. Ed effettivamente nel viaggio di Alfonsi è facile imbattersi in sentori del rinascimento toscano ma anche di quello fiammingo, immaginandosi anche tra le botteghe dei maestri delle vetrate cattedrali della fabbrica del Duomo di Milano o ancora tra i Preraffaelliti di Dante Rossetti. 

Corpi, visi, ritratti, disegni, proiezioni nello spazio e nel tempo, un tempo che l’artista immortala all’improvviso, come se fosse un «guizzo», per poi cercare nello sguardo di chi osserva la spiegazione, il motivo di quel gesto. Nei ritratti presentati da Alfonsi, infatti, i soggetti esprimono silenziosamente ma in maniera determinata il proprio carattere. All’osservatore il compito di indagare.

Firmano il catalogo protagonisti e protagoniste dei ritratti: Barbara Carniti, Drusilla Foer, che lo definisce «uno dei ritratti in cui più mi sono incontrata», Francesco Paolo Zienna, Damiano Fina, Nyla Van Ingen Francesco Bondì, Sotirios Papadopulos e Gianni Vitrani .

Il testo critico, invece, è affidato alla curatrice Carmen Bellalba, Domenica Brancato e  Fabio Raimondi. L’attore Eugenio Patanè, invece, interpreterà alcune poesie scritte da Alda Merini, una musa ispiratrice per l’artista che tra rime di realtà e sogno, di dolore e felicità, alterna sensazioni e guizzi per i suoi ritratti. E proprio da una poesia di Alda Merini dal titolo “Rosa di Maggio” nasce una delle opere più importanti della mostra, dedicata a Flora, «un rimando allegorico ad una precoce primavera, la primavera della sua giovane età o l’allegoria della vita che si rinnova».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

Di più su questi argomenti: