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Opere compensazione Anas a Caltanissetta, rischio beffa

Di Giuseppe Scibetta |

Si farà a fine mese (o al massimo in avvio del prossimo mese di ottobre) la conferenza di servizio per discutere delle opere di compensazione che l’Anas dovrebbe realizzare a Caltanissetta a seguito dei disagi (ed anche dei danni) procurati dal Consorzio d’imprese “Empedocle 2” in occasione dei lavori per il raddoppio della ex scorrimento veloce Agrigento-autostrada Palermo/Catania: il sindaco Giovanni Ruvolo, dopo che nei giorni scorsi l’argomento è stato pure discusso nel corso di una assemblea cittadina svoltasi alla “Scarabelli”, si è rivolto infatti al prefetto Maria Teresa Cucinotta che si è resa subito disponibile per chiederle di convocare i responsabili dell’Anas e della “Cmc” di Ravenna (l’impresa che è subentrata a “Empedocle 2) al fine di chiarire definitivamente quali sono le opere di compensazione che verranno realizzate nel capoluogo nisseno. Il rischio, che appare sempre più concreto, è che queste opere rimangono sulla carta, malgrado le riunioni, gli annunci e i convegni.

«Poichè si è cominciato a parlare già diciotto anni fa della realizzazione del raddoppio della ex 640 e poichè siamo ad un anno e mezzo del completamento (annunciato) dell’opera, ora più che mai è diventato indifferibile nel corso della prossima conferenza di servizio fare chiarezza assoluta ed avere tutte le informazioni possibili su quali sono realisticamente le opere di compensazioni prevista a Caltanissetta» è stato detto nel corso dell’assemblea alla quale hanno partecipato oltre al sindaco attuale anche i suoi due predecessori Salvatore Messana e Michele Campisi, assieme – rispettivamente – agli assessori del tempo e cioè Giuseppe Tumminelli, Stefano Alletto e Andrea Milazzo.

Le preoccupazioni emerse – anche da parte del pubblico presente alla “Scarabelli” – è che alla fine a Caltanissetta di tutte le opere annunciate (ma mai approvate con la delibera dal Comitato interministeriale per la programmazione economica del 26 giugno 2009) Caltanissetta ne potrebbe avere solamente uno e cioè quella riguardante la messa in sicurezza della discarica nissena ormai da tempo in disuso di contrada “Stretto”.

Opera questa che è stata inclusa, con una previsione di spesa di undici milioni di euro, anche tra quelle finanziate dal Governo nazionale con il “Patto della Sicilia”.

«Se arriveranno questi soldi – ha esplicitamente ribadito l’addetto alle relazioni con gli enti pubblici della “Cmc” di Ravenna Tonino Russo – i soldi inizialmente destinati dall’Anas alla discarica potrebbero essere “liberati” e consentire la realizzazione delle altre opere preannunciate, tra le quali ci sono anche quelle riguardanti il collegamento/circonvallazione tra la via Romita e via Rochester, il parco a verde attrezzato di contrada “Balate”, lo svincolo che da bivio “La Spia” dovrebbe portare a Santo Spirito collegando così oltre che tutti i siti archeologici esistenti in città (il museo, Sabucina, etc.) il villaggio Santa Barbara e la via Vespri Siciliani.

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