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“8 Albe”, Dimora delle Balze apre le porte all’arte contemporanea

Di Redazione |

La natura, il tempo e il mondo onirico: la tenuta ottocentesca Dimore delle Balze in Val di Noto lancia 8 Albe, una rassegna dedicata all’arte contemporanea che quest’anno si sviluppa in due appuntamenti. Un itinerario espositivo ospitato all’interno della struttura e un programma di proiezioni dedicato alla video arte, che si svolgerà all’esterno, nel Giardino d’Inverno e che proporrà, ogni giovedì di agosto, un appuntamento con film di artisti internazionali provenienti dalla Fondazione In Between Art Film e dalla Collezione di Video Arte di Isabelle e Jean Conrad Leamaître.

Con un obiettivo semplice ma comunque ambizioso: sostenere e promuovere lo sviluppo dell’arte contemporanea in Sicilia e nell’Italia Meridionale valorizzando la trasversalità e l’interdisciplinarità dei linguaggi. E in questo senso la rassegna 8 Albe vuole diventare un appuntamento fisso nella programmazione artistica contemporanea per diffondere la conoscenza in Italia e all’estero attraverso strumenti innovativi, forum interattivi e una comunicazione efficace e mirata attraverso i media. La manifestazione punta a diventare un evento imprescindibile nell’agenda artistica della Val di Noto e dell’Italia meridionale, affermandosi anche come un momento di ritrovo per il pubblico e per i professionisti della zona. 

La curatela per questa prima edizione è affidata a Carolina Ciuti, curatrice d’arte contemporanea esperta in video (è stata direttrice del Festival Loop di Barcellona per 8 anni) oggi è e direttrice della succursale spagnola della rivista digitale Exibart. Per lei una prima volta in Sicilia: toscana di nascita, formatasi in giro per l’Europa, tra Londra e Barcellona.

La prima edizione di 8 Albe ha per titolo “Quattro radici. Appunti su un’idea di parentela” e approfondirà i concetti di ‘parentela’ e ‘convivenza’ tra specie diverse, a partire dalle relazioni spaziali e temporali che si generano in modo più o meno inaspettato mondo animale e vegetale. Il titolo prende spunto dalla teoria dei quattro elementi di Empedocle di Agrigento, secondo cui la natura non può avere un solo elemento costituente, ma bensì quattro radici: acqua, aria, terra, fuoco. Secondo questa teoria, tutti i cambiamenti che avvengono in natura sono dovuti al mescolarsi e al separarsi delle quattro radici. In altre parole, sia il mondo animale, che quello vegetale o minerale, sono composti da una diversa aggregazione di questi elementi. In un’epoca caratterizzata dal cambiamento climatico, ricordare (e rivendicare!) questa origine (o radice) comune diventa dunque un atto necessario. Così come il farsi responsabili di questa parentela comune universale (to make kin). 

La mostra ha inaugurato il 29 giugno e fino al 31 agosto occuperà i saloni interni di Dimora delle Balze (Salone Verde, Blu e Rosa, per gli alti soffitti che conservano ancora il colore originale) e si potrà visitare su appuntamento. Il percorso presenterà disegni, dipinti e sculture di sei artiste italiane e spagnole: Francesca Banchelli (Montevarchi, 1981); Nina Carini (Palermo, 1984); Anna Dot (Vic, 1991); Joana Escoval (Lisbona, 1982); Lara Fluxà (Palma, 1985); Ilare (Roma, 1994).

«L’esposizione – racconta a La Sicilia la curatrice Carolina Ciuti – coincide con un momento ben preciso per Dimora delle Balze, tenuta ottocentesca che ha deciso di aprire i suoi spazi all’arte, in questo caso contemporanea, così da dare l’opportunità a chiunque di poterla visitare e scoprire le opere esposte. Per una volontà anche ben precisa: diventare un punto di ritrovo per i professionisti dell’arte nel Sud Italia».

Non c’è limite su cosa deve aspettarsi un visitatore che entra alla Dimora delle Balze e si ritrova immerso in una esposizione d’arte contemporanea e in uno spazio dal design ricercato ed elegante, che non ha mai perso però il contatto con il passato e un periodo storico in cui, la tenuta, era foriera di prodotti che arrivavano dai campi.

«Bisogna aspettarsi un’esperienza nuova e per certi versi anche diversa – aggiunge -. C’è la visita ad una tenuta ottocentesca restaurata e l’incontro con una serie di opere d’arte che sembra essere lì praticamente da sempre. Non stravolge, infatti, il contesto. Sembra di attraversare un tempo sospeso, ritrovandosi calati nella natura, in un posto che sembra fatto per l’arte nelle sue tante declinazioni. Gli spazi, infatti, ospitano opere pittoriche, scultoree e fotografie e vero fulcro della rassegna la serie di proiezione di alcuni video con oltre 15 nomi provenienti da tutto il Mondo, dall’Europa al Vietnam, per una narrazione comunque di relazioni diverse».

La rassegna di video arte, avrà luogo i giovedì del mese di agosto (3-10-24-31 agosto) nello spazio esterno denominato Giardino d’Inverno e proporrà il recente panorama internazionale della video creazione. Riunirà le opere di Maria Marvila (Barcelona, 1991), Rachel Rose (Stati Uniti, 1986), Bárbara Sánchez Barroso (Lleida, 1987), Adriana Vila Guevara (Caracas, 1981), Pedro Torres (Brasile, 1982) e di artisti le cui opere fanno parte della collezione della Fondazione in Between Art Film (Roma) e della Collezione di video arte di Jean-Conrad e Isabelle Lemaître (Parigi). Tra questi Cédrick Eymenier (Francia, 1974), Clare Langan (Dublino, 1967), Jonathas De Andrade (Maceió, Brasile, 1987).

La Fondazione In Between Art Film è nata nel 2019 su iniziativa di Beatrice Bulgari con un programma culturale incentrato sul ruolo delle immagini in movimento nel nostro presente e sul sostegno ad artisti, istituzioni e centri di ricerca internazionali che esplorano il dialogo tra discipline diverse. Una Fondazione che si propone di indagare i confini dei time-based media tra film, video, performance e installazione attraverso progetti di commissione, programmi di acquisizione e collaborazioni istituzionali. La Collezione di video arte di Jean-Conrad e Isabelle Lemaître nasce invece dalla passione comune dei coniugi per le immagini in movimento.

Negli anni Settanta la coppia colleziona prevalentemente incisioni, mentre a cavallo tra gli anni Ottanta e Novanta comincia ad acquisire anche opere pittoriche e fotografie. Dal 1996 entrano a far parte della collezione alcune opere di video arte che da quel momento diventano il tratto distintivo della collezione –annoverata tra le 10 migliori collezioni di New Media Art da The Larry’s List.

Dimora delle Balze è una tenuta del 1800 in cui il tempo sembra non essere trascorso. La struttura si trova nella Sicilia Orientale, sull’altipiano degli Iblei, in una estesa vallata di 27 ettari a pochi chilometri da Noto e Palazzolo Acreide. In un luogo di straordinario fascino e ricco di storia qual è Dimora delle Balze, 8 Albe vuole innescare dunque, un percorso artistico innovativo dove far convogliare l’arte contemporanea più all’avanguardia provocando incontri e dibattiti utili a uno scambio culturale sempre più sentito e necessario, capace di lasciare il segno e generare bellezza e poesia.

(nella foto Pennutino’s Complexity (2021) – Olio su lino 80×100 di Francesca Banchelli).COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA