A18, autostrada trappola: quei cantieri macchiati di sangue
Di Andrea Rifatto |
TAORMINA – Altro che in anticipo rispetto 30 novembre, data annunciata come fine lavori. Lo svincolo di Taormina in uscita per chi proviene da Catania e in entrata in direzione Messina, rimane chiuso. E non si sa fino a quando. Resta quindi in vigore il doppio senso di circolazione sulla carreggiata lato monte nel tratto Taormina-Giardini, visto che quella di valle è chiusa dal 13 novembre per i lavori nelle gallerie S. Antonio, Taormina e Giardini. Gli automobilisti si sono chiesti ieri se i caselli della carreggiata est oggi sarebbero tornati attivi, ma di risposte ufficiali neanche l’ombra. Il Consorzio per le autostrade siciliane, da noi contattato, fa sapere che tutto rimane com’è, senza dare date per la riapertura, mentre chi ha provato a chiedere alla Polstrada di Giardini si è sentito rispondere che almeno fino al 20 dicembre non cambierà nulla. Ma perché è saltata la conclusione dei lavori fissata per ieri? Il problema nasce in quanto nelle gallerie della carreggiata di valle si è reso necessario eseguire ulteriori controlli strutturali, con carotaggi ed esami con il georadar, in quanto si sono manifestate criticità durante gli interventi di manutenzione delle calotte.
Il Cas ha chiesto alla ditta di consegnare i risultati dei test entro domani sera e una volta avuti gli esiti, si capirà in quali delle tre gallerie sono necessari lavori più consistenti. Ad un primo esame esterno, sembrerebbe che la situazione è più grave nella galleria Giardini. Lunedì i tecnici del Consorzio dovrebbero essere in grado di dire quale sia la problematica e individuare la soluzione: qualora i lavori si dovessero concentrare sul tunnel Giardini, il Cas ha già valutato come riaprire lo svincolo di Taormina sia in entrata che in uscita studiando una soluzione che consenta di collegare le due carreggiate nonostante il dislivello. Nella speranza che i tempi non si allunghino all’infinito, come avvenne per la galleria S. Alessio. Gli utenti, da tempo sul piede di guerra, saranno ancora penalizzati dal doppio senso di marcia, in un tratto dove giovedì è morto il 61enne messinese Fabio Cardella in uno scontro frontale tra la sua auto e un Tir.