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Voto di scambio politico-mafioso: arriva l’archiviazione per il sindaco di Randazzo

Il gip ha accolto la richiesta della procura anche per gli altri due politici coinvolti nel troncone investigativo.

Di Redazione |

Indagine archiviata per «infondatezza della notizia di reato». Con questa motivazione la gip Daniela Monaco Crea ha accolto la richiesta di archiviazione presentata dal pm nei confronti del sindaco di Randazzo Francesco Sgroi, il presidente del consiglio Carmelo Tindaro Scalisi, e Marco Crimi Stigliolo, già consigliere comunale nella precedente amministrazione. Ai tre politici, che sono stati indagati per voto di scambio politico mafioso, era stato notificato un avviso di garanzia lo scorso ottobre nell’ambito dell’operazione Terra Bruciata, che ha duramente colpito il clan Sangani di Randazzo (articolazione dei Laudani di Catania).

Le accuse archiviate

I tre erano finiti nel registro degli indagati assieme a Giovanni Farina e Samuele Portale (anche per loro questa imputazione è archiviata) per delle ipotesi di scambio politico-mafioso per le elezioni comunali del 2018. Da una prima ricostruzione investigativa, che oggi è stata ritenuta infondata, il sindaco e gli ex consiglieri avrebbero promesso posti di lavoro nella ditta Ecolandia per la raccolta di rifiuti e alloggi popolari.

Accuse che il sindaco, difeso dall’avvocato Maria Licata, ha sempre respinto e che aveva chiarito la magistratura già in fase di interrogatorio. Anche Scalisi, difeso da Giuseppe Mannino e Chiara Ceraldi, e Crimi Stigliolo, assistito da Ludovico Del Campo si sono sempre dichiarati estranei alle contestazioni mosse. Per Portale, difeso dall’avvocato Dario Fina, cade questa contestazione, ma resta da affrontare il processo per mafia.

Nei giorni scorsi, al Comune di Randazzo si è insediata la commissione prefettizia per verificare possibili infiltrazioni mafiose.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA