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IL PROCESSO

Spese pazze all’Ars: ancora attesa per il verdetto d’appello su Pogliese

La decisione potrebbe avere “un peso” sulle scelte degli schieramenti per la prossima campagna elettorale in vista delle amministrative di Catania.

Di Laura Distefano |

Nulla di fatto a Palermo. L’atteso verdetto della Corte d’Appello per il processo scaturito dall’inchiesta sulle “spese pazze all’Ars” non è ancora arrivato. Ieri, infatti, si è tenuta l’arringa del difensore dell’imputato Cataldo Fiorenza.

La discussione del legale di Salvo Pogliese invece si terrà il prossimo 8 marzo. Ma neanche quella sarà l’ora X. Da fonti de La Sicilia trapela che quasi sicuramente le parti chiederanno repliche e quindi la Corte d’Appello disporrà un altro rinvio. Guardando il calendario del processo, la nuova data non dovrebbe essere lontana. Quindi, salvo sorprese, la decisione potrebbe arrivare entro aprile.

Le richieste dell’accusa

Ricordiamo che la procura generale ha chiesto di “confermare la sentenza di primo grado”. Il pg ha chiesto dunque di replicare le pene inflitte dal Tribunale ai cinque imputati accusati di peculato: Cataldo Fiorenza (3 anni e 8 mesi), Giulia Adamo (3 anni e 6 mesi), Rudi Maira (4 anni e 6 mesi), Livio Marrocco (3 anni), Salvo Pogliese (4 anni e 3 mesi). Quest’ultimo, oggi senatore di Fratelli d’Italia, a causa di quella sentenza è stato sospeso dalla carica di sindaco di Catania per effetto della legge Severino. Poi Pogliese la scorsa estate ha deciso di dimettersi per potersi candidare alle politiche.

Il processo in corso a Palermo ha calamitato l’attenzione non solo dei protagonisti ma anche della politica. La decisione potrebbe avere “un peso” sulle scelte degli schieramenti per la prossima campagna elettorale in vista delle amministrative di Catania.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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