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Ars, nella manovra tanti tagli, ma cresce la spesa per i consulenti esterni

Di Redazione |

Si è chiusa – dopo cinque ore di dibattito – la discusione generale sulla manovra finanziaria della Regione. Una manovra che dovrà essere approvata entro il 29 aprile per evitare il ricorso all’esercizio finanziario. La manovra è passata da 143 a 139 milioni di euro.

Ma nella manovra ci sarà ancora molto da discutere se si pensa ad esempio che è cresciuta di ben sette volte, rispetto all’anno scorso, la spesa prevista per gli incarichi di collaborazione del personale degli uffici del presidente della Regione e degli assessori. Una voce, inserita in un apposito capitolo del bilancio della Regione riferito all’assessorato alle Autonomie locali, che passa da 17 mila a 112 mila euro.

Cresce di sei volte anche la spesa per le missioni del personale del gabinetto dell’assessore all’Economia, Gaetano Armao: si passa da 4.120 a 22 mila euro. Ancora più alto l’incremento per le spese dei consulenti sempre dell’assessorato all’Economia: da 1.880 a 25 mila euro. Più soldi anche nel capitolo per l’acquisto di riviste e libri: da 970 euro a 5 mila euro.

Ma ci sono anche dei tanti come quello dell’assessorato all’Istruzione dove sono stati azzerati i capitoli per la costruzione, l’ampliamento e il completamento di edifici scolastici (era di 911 milioni) e per l’eliminazione delle barriere architettoniche (era di 200 mila euro). Dimezzato il capitolo alle Attività produttive per i fondi alle cooperative (da 534 a 200 mila), ridotti i capitoli dei Beni culturali per le spese di esproprio (da 763 mila a 50 mila euro) e gli indennizzi per il ritrovamento di oggetti d’arte (da 313 a 38 mila). In aumento invece la spesa per la ricapitalizzazione di enti e società a partecipazione regionale (da 5 a 15 milioni di euro) e per l’incremento del patrimonio dell’Irfis (da zero a 10 milioni).

Il Movimento cinque stelle ha presentato oltre 600 emendamenti tra soppressivi e modificativi «per cercare – dicono i pentastellati – di mettere qualche toppa ad una Finanziaria definita un marchettificio e poco più». «Tra i più interessanti quello che prevede la sospensione dei vitalizi e del trattamento previdenziale per gli ex deputati condannati per reati di mafia con sentenza passata in giudicato e quello che contempla il taglio degli emolumenti dei deputati dell’Ars da 11.100 euro lorde a 7.000 lorde – dice il M5S all’Ars – Lo stesso emendamento prevede anche il taglio delle indennità per le cariche aggiuntive degli stessi parlamentari (da 2.700 euro a 1.000 euro) e per gli stipendi degli assessori (da 11.100 a 7.000 euro). Entrambi questi emendamenti hanno quale primo firmatario Giancarlo Cancelleri».

«E’ una finanziaria nata e concepita da una Regione fortemente indebitata – ha detto il presidente della Regione, Nello Musumeci, intervenendo all’Ars a conclusione della discussione generale sulla manovra – con un contenzioso aperto col governo nazionale e con un contributo che dobbiamo alla finanza pubblica di 1,3 miliardi. Eppure abbiamo voluto assecondare la richiesta dell’opposizione di presentare una finanziaria snella ma forse abbiamo commesso un errore: era di 36 articoli e dopo lo stralcio siamo arrivati a 118. Delle due l’una: facevamo una finanziaria blindata o il governo si apriva al confronto col Parlamento. Comunque, la finanziaria non è un marchettificio». COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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