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Caos seggi Palermo, scrutatori in rivolta: «Turni di lavoro di 21 ore. Un massacro»

In tanti si stanno ribellando per le condizioni in cui sono stati costretti a lavorare a causa dei ritardi e delle altre conseguenze dovute al forfait dei presidenti di seggio

Di Redazione |

Scrutatori in rivolta a Palermo, per i turni massacranti di sabato e domenica nei seggi elettorali, dovuti principalmente al caos scaturito per la rinuncia di 174 presidenti e per i ritardi nella consegna delle schede elettorali da firmare e vidimare. La rabbia e l'indignazione corre soprattutto nei social.

C'è chi preannuncia azioni legali. «E' una follia – dice uno scrutatore della sezione Montegrappa -. Ieri il turno è stato di ben 21 ore consecutive, dalle 6 del mattino alle 3,30 di questa notte e con appena un’ora di pausa. In più, sabato altre cinque ore per le operazioni preparatorie e per di più avendo ricevuto le schede con un ritardo di 4 ore». Dice un altro scrutatore, studente universitario: «Ho da poco sostenuto l’esame di diritto del lavoro, 20 ore consecutive è sfruttamento vero e proprio». In una sezione di Corso Calatafimi, una studentessa pone il tema della montagna di carte nelle sezioni: «Siamo nell’era del metaverso, mai avevo visto nella mia vita tanta carta: un consumo incredibile e inutile. Soldi sprecati, e gli scrutatori per tre giorni di lavoro massacrante ricompensati con appena 200 euro dallo Stato». Oggi il terzo round, con lo spoglio delle schede dei candidati a sindaco e al Consiglio comunale.   

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